giovedì,Marzo 28 2024

Vibo, Costa non ci sta: «Sulla biblioteca Russo vanta meriti non suoi»

L’ex sindaco interviene per rivendicare l’inserimento del progetto di riqualificazione dell’edificio in Agenda Urbana da parte della sua Giunta. «L’assessore - dice - mente per fregiarsi di qualcosa che non riesce a ottenere»

Vibo, Costa non ci sta: «Sulla biblioteca Russo vanta meriti non suoi»
L'ingresso della biblioteca comunale di Vibo Valentia

«Apprendo con vero piacere che la nuova Amministrazione non ha intenzione di chiudere la biblioteca “che anzi sarà messa a nuovo per riportarla al centro del mondo della cultura della nostra città”. Secondo l’assessore Russo è stato presentato nei giorni scorsi un progetto attraverso Agenda Urbana per 1.200.000 euro per l’adeguamento di tutti gli impianti e la ristrutturazione dell’edificio che ospita la biblioteca. Per come ho già evidenziato la notizia è stata da me molto apprezzata anche perché essa, pur senza fare alcun riferimento, implicitamente, riconosce il lavoro fatto dall’Amministrazione da me presieduta per impedire che la biblioteca fosse venduta e per riaprirla, sia pure con immani sacrifici, al pubblico grazie anche alla preziosa collaborazione della dottoressa Carlizzi, del dottor Pacetti e della dottoressa Marzano».

Arriva puntuale anche questa volta il commento dell’ex sindaco di Vibo Valentia Elio Costa alle rassicurazioni, formulate nei giorni scorsi dall’attuale assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo, circa le sorti dell’edificio di via Jan Palach che ospita la Biblioteca comunale. E quello dell’ex primo cittadino, così come in occasione del rifacimento del manto stradale di alcune vie di Vibo Marina, è la rivendicazione di un precedente impegno. «Probabilmente – spiega Costa – le ragioni dell’omissione sono da ricondurre alla circostanza che l’assessore ha dato per scontato che la città fosse a conoscenza dell’impegno profuso in quel senso dalla precedente amministrazione. E questo si può anche capire. Non si riesce invece ad accettare, né tantomeno a capire, perché mai l’assessore si è arrogato la paternità del finanziamento come conseguenza di un progetto presentato dall’attuale Amministrazione, quando invece sapeva che il predetto finanziamento faceva parte della proposta di strategia urbana sostenibile collegata alla delibera di giunta n.114/18 da me presieduta. Così come sapeva perfettamente che la proposta era stata formalmente accolta nel relativo protocollo d’intesa per l’attuazione della strategia di sviluppo sottoscritto dal sindaco Costa e dal presidente della Regione Oliverio».

Da qui la domanda: «allora perché mentire? Forse per fregiarsi di meriti che non riesce a conseguire diversamente. Come, per esempio, il finanziamento dei fondi per la riparazione delle strade di Vibo Marina o l’ostentazione di una radicale pulizia delle strade e dei marciapiedi, quando basta percorrere la storica scalinata che collega piazza Regina Margherita per accorgersi del degrado in cui sono tenuti luoghi che rappresentano precisi punti di riferimento dell’identità della nostra città. Mi rendo conto di aver posto qualche inquietante interrogativo ma questo, se non è tutto, può essere sufficiente per aiutare a capire come stanno realmente le cose» conclude l’ex sindaco.

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