Pizzo conferisce la cittadinanza onoraria a Roby Facchinetti perché apprezza il tartufo gelato, l’opposizione insorge: «Consiglio scavalcato»
I consiglieri Emilio De Pasquale, Giusy Federico e Calo Capocasale contestano: «Procedura irrispettosa, non abbiamo potuto manifestare le nostre perplessità»
A Pizzo polemiche per il conferimento della cittadinanza a Roby Facchinetti, storica voce dei Pooh. Con una missiva inviata al presidente del Consiglio comunale, i consiglieri del gruppo Domani è oggi Emilio De Pasquale, Giusy Federico e Calo Capocasale anticipano la non partecipazione alla prossima assise comunale.
La lettera del gruppo Domani è oggi
«Desideriamo esprimere il nostro profondo disappunto riguardo la procedura adottata per il conferimento della cittadinanza onoraria all’artista Roby Facchinetti. Riteniamo – scrivono i consiglieri De Pasquale, Federico e Capocasale – che il metodo utilizzato sia irrispettoso dei corretti passaggi istituzionali. Per una decisione di tale importanza è necessaria un’adeguata e preventiva discussione in Consiglio Comunale o in commissioni ad hoc, come fatto in passato. Questo approccio avrebbe garantito un esame approfondito e un dibattito democratico, elementi essenziali per qualsiasi atto pubblico significativo, e ci avrebbe consentito di manifestare, legittimamente, le nostre perplessità».
I membri di Domani è oggi aggiungono: «Siamo invece venuti a conoscenza che, qui a Pizzo, la cittadinanza onoraria verrà conferita contestualmente all’approvazione del Consiglio, durante una cerimonia pubblica alla presenza dell’artista Roby Facchinetti e del pubblico. Tale modalità ci impedisce di esprimere il nostro scetticismo in merito. Provocatoriamente la maggioranza ci costringerebbe a manifestare il nostro dissenso alla presenza di un ospite e artista anche da noi apprezzato, compiendo evidentemente uno sgarbo nei suoi confronti e questo non possiamo consentirlo».
Contestato l’iter
I consiglieri puntualizzano: «Ci teniamo a precisare che la nostra perplessità non è dettata da mancanza di stima nei confronti dell’artista, ma nasce dalla profonda preoccupazione per il metodo adottato e per la mancanza di chiari meriti civici alla base di tale onorificenza. Siamo convinti – fanno rilevare – che la trasparenza e la possibilità di confronto siano pilastri fondamentali della democrazia locale, e questa procedura sembra eluderli. Per questa ragione, non prenderemo parte al consiglio e alla manifestazione. Il nostro garbo istituzionale ci impedisce infatti gesti di dissenso dinanzi all’ospite. Ma questa grave mancanza di rispetto verso l’opposizione non può passare sotto silenzio. Da ciò la nostra decisione di non partecipare al consiglio e quindi evitare a Facchinetti, che nulla ha a che fare con questo sgarbo, ogni eventuale imbarazzo».