Congresso Pd di Vibo: Teresa Esposito e Giuseppe Pizzonia candidati alla segreteria provinciale
Il confronto che si apre punta a restituire centralità a temi di forte impatto collettivo: dalla condizione dei servizi essenziali alle carenze infrastrutturali, dalle dinamiche sociali all’emergere di nuovi bisogni
Si aprirà ufficialmente il 27 giugno il congresso provinciale del Partito Democratico di Vibo Valentia, che si concluderà il 29. La Commissione di garanzia del partito ha formalizzato nelle scorse ore le due candidature alla guida della federazione: Teresa Esposito e Giuseppe Pizzonia. Due percorsi distinti accomunati da una lunga militanza nella formazione dem.
Teresa Esposito, già attiva nei quadri dirigenti regionali come coordinatrice delle Donne Democratiche, ha accolto la candidatura con parole di ringraziamento verso chi l’ha sostenuta: «Non posso non ringraziare le compagne ed i compagni che hanno creduto in me, manifestandomi la loro fiducia, sostenendomi in questa sfida colma di partecipazione e democrazia. Per me è motivo di grande orgoglio essere candidata a guidare il partito in cui milito sin dalla sua nascita».
La candidata ha richiamato un’idea di congresso non come spazio di conflitto, ma come occasione di crescita collettiva: «Siamo tutti parte integrante di una grande famiglia democratica e i congressi non possono essere ”rese dei conti” ma palestre di confronto plurale. Il giorno dopo, a prescindere da chi vince, ci si stringe la mano e si rema tutti nella stessa direzione».
Un passaggio significativo anche sul piano della rappresentanza femminile: «Essere l’unica donna candidata a tale carica in tutta la Calabria mi inorgoglisce ed allo stesso tempo mi carica di responsabilità. La responsabilità di guardare ai problemi con gli occhi delle tante donne impegnate in politica, troppe volte tenute poco in considerazione».
Giuseppe Pizzonia, sindaco di Francavilla Angitola ha invece centrato la sua riflessione sulle criticità interne al partito e su alcune priorità programmatiche. «Nei miei tanti anni di militanza nel Partito democratico mi sono reso conto dell’insistenza di tante divisioni di fondo, sia tra gli iscritti che tra i vari circoli. Nel caso in cui dovessi diventare segretario, il mio impegno sarà subito finalizzato all’unione di intenti, intraprendendo un lavoro unico e sinergico per realizzare un partito inclusivo».
Il candidato ha poi richiamato alcune battaglie condotte sul territorio, in particolare nel campo sanitario: «Il tema della sanità, quindi la proclamazione del diritto alla salute, mi vede impegnato da tempo su diversi fronti», ha detto, citando il proprio contributo al ”rapporto sullo stato della sanità vibonese”, elaborato da 18 sindaci e successivamente condiviso da tutta la conferenza dei primi cittadini. Pizzonia ha anche menzionato il proprio impegno nella sensibilizzazione sulle ricadute sanitarie legate alla presenza non controllata di fauna selvatica, in particolare i cinghiali.
Altro nodo centrale per Pizzonia è quello delle infrastrutture, che giudica insufficienti per sostenere lo sviluppo del territorio: «Non si può pensare a una provincia sguarnita di infrastrutture, con strade in condizioni al limite della percorribilità, che pregiudicano la crescita del territorio».
Sul piano interno, infine ha voluto chiarire la propria posizione rispetto ad alcune etichette a lui attribuite: «Spesso vengo definito come il candidato di Ernesto Alecci, ma così non è. Io sono un iscritto del Partito democratico, di cui condivido idee e valori. Sono il candidato del mio partito, non di altri: sono libero nel mio pensare e nel mio agire, nel rispetto delle regole e dei regolamenti del partito».