giovedì,Marzo 28 2024

Regionali, disfatta Udc a Filadelfia. Diaco: «Martino dovrebbe auto-silurarsi»

Parla il coordinatore cittadino licenziato dal commissario/candidato dopo gli appena 30 voti ottenuti in paese: «vergognose e inaccettabili le sue parole»

Regionali, disfatta Udc a Filadelfia. Diaco: «Martino dovrebbe auto-silurarsi»

«Premesso che non avrei voluto prendere in considerazione quanto successo, mi trovo costretto a dover rispondere alle esternazioni fatte dal signor Martino circa il fatto che “30 voti alle elezioni regionali 2020 sono pochi”. Trovo vergognoso e inaccettabile che qualche “giovincello”, per avere uno straccio di visibilità, s’inventi fantasiose ricostruzioni, tirando in ballo senza alcun fondamento la mia persona, cosa ancora più grave se l’autore è un dirigente di partito nonché sindaco».

È una replica a dir poco risentita quella che l’ex coordinatore cittadino dell’Udc di Filadelfia Salvatore Diaco affida alla stampa per rispondere al commissario provinciale del partito (nonché candidato alle recenti elezioni regionali) Marco Martino che, all’indomani del voto, aveva annunciato il commissariamento della locale sezione del partito alla luce di un risultato deludente. Nel feudo dell’ex presidente della Provincia di Vibo Francesco De Nisi, il sindaco di Capistrano Martino ha infatti conseguito appena 30 voti.

«Non ho alcuna intenzione di polemizzare con il signor Martino – scrive oggi Diaco -, ma una cosa oggettiva va detta, soprattutto alla luce dei risultati delle regionali 2020: si dovrebbe domandare come mai in 35 comuni su 50 della provincia di Vibo Valentia ha riportato la media di 15 voti; altra domanda che si dovrebbe porre è come mai nella roccaforte del suo segretario regionale Lamezia Terme, ha avuto solo 21 voti, per non parlare di Catanzaro (23 voti), di Crotone (4 voti). Se ha un minimo di intuito politico si dovrebbe “auto-silurare” e dimettersi da dirigente di partito, dato il fallimento della sua azione politica» afferma ancora Diaco.

Quindi, aggiunge: «sul piano politico respingo con forza ogni accusa d’incoerenza, facendo alcune precisazioni: attualmente non ho nessuna tessera politica e non ho partecipato a riunioni di partito per definire specifici accordi, con ciò non voglio esimermi da responsabilità in caso ce ne fossero. Non ho fatto alcun cambio di casacca, sono un libero cittadino, libero di sostenere chi a mio avviso potrà meglio rappresentare le istanze di questo nostro territorio martoriato e abbandonato dalla politica. Capisco che ci possa essere tensione e nervosismo in alcuni politici di fronte alla mancata elezione al consiglio regionale – conclude -, a loro mi rivolgo con serenità, dicendo di stare tranquilli ed essere pazienti, ci saranno altre occasioni per dimostrare la loro bravura e i loro meriti».

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