giovedì,Aprile 25 2024

Vibo, dal rischio amianto al rischio di perdere i finanziamenti

La Regione pronta a erogare 43 milioni di euro ma solo agli enti che si sono dotati del Piano comunale amianto, tra i quali non figura Palazzo Razza. Interrogazione del consigliere Miceli (Pd)

Vibo, dal rischio amianto al rischio di perdere i finanziamenti
Marco Miceli

Su vecchi tetti, canne fumarie, baracche. L’amianto è sempre là, ancora là. E nel Comune di Vibo Valentia non sono poche le coperture in eternit. Il quadro della situazione, fotografato alcuni mesi fa con un nostro approfondimento, non è mutato. Ma stavolta i tempi stringono, perché se l’ente vuole beneficiare delle migliaia di euro messe a disposizione dalla Regione Calabria, deve fare in fretta ad approvare il Piano comunale amianto, senza il quale non può ottenere alcun finanziamento.

A sollevare oggi il caso, che verrà affrontato nel corso del question-time di lunedì 2 marzo, è il consigliere comunale del Pd Marco Miceli, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata. «La Regione Calabria, che ha emanato la legge 14 del 27 aprile 2011 in attuazione della legge 257/92» che ha messo al bando l’amianto, «ha predisposto il Piano regionale amianto per la Calabria (Prac), che disciplina strumenti e risorse per realizzare le azioni di decontaminazione, smaltimento e bonifica dei siti contenenti amianto in tutto il territorio regionale». La Regione ha inoltre tracciato le linee guida per la redazione dei Pac (Piani comunali per l’amianto). Ed è qui che si inceppa il meccanismo. Perché la legge regionale concede dei contributi agli enti che hanno redatto il Pac e provveduto al censimento degli immobili pubblici e privati contenenti manufatti di amianto; e tenuto conto che il ministero ha stanziato in favore della Regione 43 milioni e 276mila euro da assegnare agli enti che hanno fatto il censimento e la mappatura dei siti contaminati dall’amianto, Miceli chiede se il Comune di Vibo abbia redatto il Pac e se intenda partecipare, presentando domanda entro il 2 aprile, al bando per ottenere questi finanziamenti. Il tempo scorre, resta appena un mese per completare l’iter di redazione del Piano. E data l’aria che tira, l’impressione è che anche questo treno potrebbe passare senza imbarcare Palazzo Razza…

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