sabato,Aprile 20 2024

Vibo, modificate le scadenze per il pagamento della Tari

Il consiglio comunale approva i correttivi che permetterebbero all’ente di garantire il servizio

Vibo, modificate le scadenze per il pagamento della Tari

Il consiglio comunale di questa mattina a Vibo Valentia ha approvato la modifica per le scadenze di pagamento della Tari, il tributo sui rifiuti. Una modifica la cui necessità è stata illustrata dal dirigente del servizio Affari finanziari, Domenico Scuglia, che ha relazionato sull’argomento.

Dal primo gennaio di quest’anno l’Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, è entrata nella gestione delle tariffe per il servizio rifiuti, dopo l’idrico. Ebbene, con due delibere del 2019 l’Arera ha imposto ai gestori del servizio (le ditte) di rispondere ai questionari le cui risposte dovranno tramutarsi in una compilazione estremamente dettagliata delle fatture. Un adeguamento al quale, però, i sistemi informatici del Comune (di Vibo, come di molti altri, la quasi totalità) non sono ancora pronti.

«L’assessorato al Bilancio e l’ufficio tributi – ha spiegato Scuglia – hanno pensato, sulla base di queste difficoltà, di anticipare la prima rata di pagamento al 30 aprile», anziché al 30 maggio. Questo andrebbe fatto per due motivi: «Intanto, dal primo maggio andranno in vigore le deliberazioni Arera con obblighi di compilazioni delle bollette con dati molto più completi, e i sistemi informatici in nostra dotazione non sono in grado di assicurarli entro il 30 aprile, perché tutte le informazioni non sono state diramate». E poi perché la città di Vibo è capo ambito di tutta la provincia, e quindi «si fa carico della gestione del servizio rifiuti nel Vibonese». La Regione, infatti, al 31 dicembre 2019 «si è lavata le mani», trasferendo le competenze agli Ato provinciali, «creando quindi una situazione di enorme difficoltà, perché il nostro territorio – ha rimarcato Scuglia – non ha un impianto di smaltimento rifiuti. Abbiamo stipulato accordi con gli impianti di smaltimento, alcuni di questi prevedono condizioni gravose come i pagamenti quasi in anticipo, alcuni impianti ci hanno addirittura chiesto di farci garanti di tutti i Comuni: questo richiede al Comune di Vibo una dote finanziaria ampia».

Per il dirigente degli Affari finanziari «c’è l’esigenza di acquisire flussi finanziari costanti soprattutto in un periodo in cui i trasferimenti dallo Stato non sono programmati: da gennaio a maggio il Comune di Vibo non ha tributi in scadenza quindi non incassa niente, e non riceve trasferimenti erariali: il primo trasferimento è del 31 maggio, la prima rata Imu del 16 giugno. È come una famiglia che vive di stipendio e per i primi quattro mesi non riceve nulla, ma abbiamo degli impegni da mantenere». Il problema è anche nel regolamento: «Abbiamo un regolamento un po’ singolare, forse unico in Italia, che si fa carico non solo di stabilire le rate, ma anche le date di pagamento, è una cosa anomala su cui lavorare in consiglio comunale. È il dirigente responsabile – spiega il segretario generale – che deve monitorare e garantire i flussi necessari per garantire i pagamenti durante tutti i mesi dell’anno. E non solo a metà esercizio».

Altra disposizione anomala riscontrata è la tariffa idrica: «È previsto sul regolamento che l’ultima rata vada pagata il 31 dicembre dell’anno di riferimento, ma questo alla luce delle modifiche dell’ordinamento contabile-finanziario crea gravi difficoltà, perché l’ente, per i tributi che non riesce a riscuotere nell’esercizio di riferimento, deve appostare nell’esercizio successivo una misura nel Fondo crediti dubbia esigibilità pari all’importo non riscosso. Se anticipassimo al 30 novembre, non avremmo la difficoltà che incontreremo nel bilancio 2020».

In buona sostanza, questa modifica consentirebbe al Comune di non accantonare oltre 7 milioni di euro nel Fondo crediti dubbia esigibilità senza poterli toccare, ma di stanziarne circa 5,6 milioni: quindi una «semplice modifica regolamentare» permetterebbe al Comune di utilizzare una somma di 1,6 milioni per garantire il servizio rifiuti. Alla fine il consiglio ha deliberato la modifica (19 favorevoli, 1 astenuto, 4 contrari) fissando le scadenze Tari in quattro rate: 30 aprile, 30 giugno, 30 agosto e 2 dicembre per il saldo.

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