giovedì,Aprile 25 2024

Ordinanza Santelli, il Comune di Tropea si oppone all’impugnazione

L’ente guidato da Giovanni Macrì ha incaricato i propri legali di opporsi al procedimento davanti al Tar della Calabria in adesione alla posizione della Regione

Ordinanza Santelli, il Comune di Tropea si oppone all’impugnazione
Il Comune di Tropea
Giovanni Macrì e Jole Santelli

Il Comune di Tropea si opporrà ufficialmente contro l’impugnazione da parte del Governo dell’ordinanza regionale che ha consentito la riapertura di bar e ristoranti all’aperto e che tanto sta facendo discutere da giorni. Ad annunciarlo è un comunicato del sindaco della cittadina tirrenica, Giovanni Macrì: «Il Comune di Tropea – si legge – spiegherà intervento ad opponendum, in adesione alla posizione giuridica della Regione Calabria, nel procedimento innanzi al Tar Calabria, Sezione Catanzaro, avente ad oggetto l’impugnativa da parte del Governo dell’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 37 del 29.04.2020».

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L’esponente di Forza Italia, alla guida della città dall’ottobre del 2018, sottolinea che «oltre a valutare l’atto della presidente Santelli legittimo e rispondente ai fondamentali interessi della regione, non comprendiamo come il Governo non abbia utilizzato lo stesso metro di valutazione rispetto ad analoghe ordinanze di altre Regioni, stranamente non ritenute in contrasto con il Dcpm 26.04.2020. Evidentemente, la considerazione politica per la Calabria non è pari a quella avuta per le altre Regioni. Inoltre, non si è compresa la necessità della dura reprimenda che il Governo ha avuto riguardo alla limitatissima portata del provvedimento regionale rispetto a quello nazionale, nonché all’evoluzione della cosiddetta fase 2 che, a quanto pare, subirà un’importante accelerazione già nella prossima settimana».

Il sindaco ha ribadito inoltre che «la città di Tropea, che non ha mai fatto mistero della propria posizione, ha ritenuto di affermare con questa presa di posizione il proprio formale e convinto sostegno al coraggioso intervento della Regione Calabria che va nella direzione da noi sempre auspicata. Lo facciamo a tutela delle migliaia di lavoratori stagionali e delle centinaia di piccole imprese che vivono di turismo nella profonda convinzione che se (o forse, a questo punto sarebbe meglio dire quando) esploderà la bomba sociale il coronavirus sembrerà una bazzecola».

La difesa dell’Ente è stata affidata agli avvocati Giovanni Spataro e Renato Rolli.

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