venerdì,Aprile 19 2024

Mileto, dal faraonico progetto di Oliverio all’incertezza di oggi

Quattro anni fa l’allora governatore presentava la “mega opera” da 20 milioni per collegare lo svincolo autostradale alla cittadina ed alla fondazione di Natuzza. Che ne è di quelle promesse?

Mileto, dal faraonico progetto di Oliverio all’incertezza di oggi
La conferenza stampa del 2016 a Mileto

Sono passati quattro anni da quando l’allora Governatore della Calabria Mario Oliverio è venuto a Mileto per illustrare il mega progetto dell’arteria che avrebbe dovuto collegare l’omonimo snodo autostradale alla cittadina normanna e alla Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati, sorta tempo fa su input della Serva di Dio Natuzza Evolo per la realizzazione della Villa della Gioia. Era l’aprile del 2016, infatti, quando il presidente della Regione si presentava a Palazzo San Giuseppe in pompa magna, con tanto di tecnici regionali, apparato del Partito democratico e “codazzo” al seguito. D’allora, però, molta acqua è passata sotto i ponti: Oliverio non è più il governatore della Calabria e al suo posto, mesi fa, è subentrata la candidata del centrodestra Jole Santelli. In dote, almeno sulla carta, il suo predecessore le ha lasciato oltre 20 milioni di euro di fondi Cipe che, a progetto ultimato, dovevano servire a finanziare proprio la realizzazione di tale importante raccordo stradale.

L’iter burocratico farraginoso, problemi procedurali e chissà quali altre alchimie, però, hanno fatto sì che dopo tanto tempo – nonostante le promesse, i proclami e le rassicurazioni di imminenti approvazioni e presentazioni del progetto definitivo – all’approssimarsi delle elezioni regionali del novembre scorso (sic) tutto era miseramente fermo alla bozza dell’atto preliminare. A questo punto a Mileto in tanti si domandano: «Che fine faranno i soldi destinati alla mega opera? Il nuovo presidente deciderà di sposare la causa del suo predecessore e di portare a termine il progetto, oppure destinerà il finanziamento previsto ad altri fini?».

L’attenzione sul territorio è forte, così come le aspettative. Qui, infatti, la gente è stanca del continuo ripetersi di promesse non mantenute e di decenni di prese in giro. Ancor di più in questo caso, visto che dopo quattro anni di proclami si ritrova ancora oggi costretta a fare i conti con l’attuale raccordo chiuso al traffico (addirittura dal 2009) per il verificarsi di smottamenti e frane. Qualora questo non bastasse, a rendere ancora più amara la beffa e “fantozziano” il quadro, il fatto che nel frattempo l’Anas ha provveduto a realizzare – con un corposo stanziamento di fondi pubblici – uno svincolo autostradale di Mileto decisamente all’avanguardia. Peccato che dopo pochi metri gli automobilisti si ritrovino costretti a fare marcia indietro. Ma questo, forse, per chi amministra i soldi pubblici è solo un piccolo dettaglio.

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