venerdì,Aprile 19 2024

“Vibo democratica” replica alla Pugliese: «Vuole passare in maggioranza?»

Il dubbio sollevato da Miceli e Policaro dopo la scelta dell’ex componente del neonato gruppo di aderire al misto: «Nessuna guerra intestina tra noi»

“Vibo democratica” replica alla Pugliese: «Vuole passare in maggioranza?»

Resta “frizzante” l’aria al Comune di Vibo Valentia, sul fronte politico. Mentre la maggioranza va avanti e si ingrossa (ultimo ingresso quello di Giuseppe Russo dall’opposizione, Pd, dritto in Forza Italia), la minoranza si sconquassa e cerca il riposizionamento. Lunedì mattina era nato il gruppo Vibo democratica, con Marco Miceli (ex Pd), Giuseppe Policaro e Laura Pugliese. Martedì sera la Pugliese aveva già fatto le valigie. E l’indomani ha protocollato una comunicazione al presidente del consiglio con cui annuncia di aderire al gruppo misto.

Immancabile la replica di Miceli e Policaro. «Prendiamo atto della più che repentina scelta, da parte della consigliera Pugliese che, appena dopo qualche ora dall’ufficializzazione in aula del gruppo (che peraltro aveva contribuito a fondare), ha deciso improvvisamente e notte-tempo di abbandonare. Dal canto nostro – prosegue la nota firmata dal gruppo consiliare – e con pari onestà intellettuale, rispettiamo la sua scelta che ai più appare in netta distonia rispetto ai comuni e condivisi propositi, tutt’altro che fratricidi, belligeranti o strumentali, delineati in aula in sua presenza e che, di contro, evidenziavano a chiare lettere la leale collaborazione con le altre minoranze. Peraltro, non c’è stato nemmeno il tempo di presentare all’aula un’iniziativa afferente al neo-costituito gruppo per poter fare valutazioni di merito rispetto all’incisività dell’azione politica e sugli intenti programmatici di Vibo democratica».

A questo punto l’attenzione si sposta su una pratica discussa proprio nel corso dell’ultimo consiglio comunale di lunedì, un’interrogazione protocollata il venerdì precedente da Miceli, che ancora apparteneva al gruppo Pd. «È oggettivo il fatto che l’interrogazione scritta a risposta immediata afferente al sociale, discussa al “question time” – prosegue la nota – era stata depositata prima, a firma del solo consigliere Miceli, che se ne è fatto carico raccogliendo i rilievi non solo delle opposizioni, per passare dalle parole ai fatti, all’indomani di un comunicato molto forte congiunto di tutte le forze di opposizione e di pesanti critiche provenienti anche dai banchi della maggioranza.

L’incisività della stessa era già conosciuta da tutti i consiglieri ben prima della formazione del nuovo gruppo, perché depositata agli atti del consiglio comunale, mentre la risposta è stata palesata in aula dall’assessore delegato dal sindaco.

Come pure ribadito in sede di replica, la destinazione delle figure professionali reclutate dovrà essere avviata in completa sintonia con quanto disposto dai capitolati e con le finalità per cui utilizzare i fondi oggetto dei predetti bandi. Si continuerà pertanto a vigilare sull’esatto adempimento degli impegni correttivi assunti in risposta dell’interrogazione e non si esiterà a richiedere le dimissioni dell’assessore al ramo laddove essi non dovessero essere mantenuti».

Infine, la chiosa e il “dubbio”: «Dal canto nostro proseguiremo a collaborare, lealmente con spirito costruttivo e mai strumentale, con le altre forze di minoranza e, dunque, anche con la consigliera Pugliese e con immutata stima personale, laddove la stessa dovesse confermare di trovarsi all’opposizione in seno al consiglio comunale pur avendo aderito formalmente al gruppo misto. Per noi la vicenda è già archiviata e trova posto tra i libri del compianto Gianni Rodari». In altre parole, politicamente parlando, una bambinata…

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