martedì,Aprile 16 2024

Nervi tesi in maggioranza, Lorenza Scrugli torna alla carica sulle Politiche sociali

Cresce la tensione sulle questioni insolute che caratterizzano il settore e vacilla la poltrona dell’assessore Franca Falduto. In attesa del faccia a faccia tra il consigliere e il sindaco Limardo, il gruppo Vibo da vivere resta in maggioranza ma domani diserterà il consiglio comunale

Nervi tesi in maggioranza, Lorenza Scrugli torna alla carica sulle Politiche sociali
Lorenza Scrugli

Rischia di divenire il caso politico dell’estate in una maggioranza che per ora naviga (a vista) in acque relativamente tranquille. Senza troppi scossoni e mai realmente contrastata da correnti avverse, complice un’opposizione che non brilla certo per spirito d’iniziativa, la cordata dal sindaco Limardo vivacchia tra annunci e perenni emergenze. Una prima vera noia, tuttavia, potrebbe venire proprio dai banchi della sua stessa compagine amministrativa.

Da quella stessa componente che, nei mesi scorsi, non aveva lesinato reprimende, contrappunti e strappi anche significativi. Adesso, quei nodi finora sottovalutati o aggirati con mestiere, sono venuti inevitabilmente al pettine. In ballo c’è una poltrona: quella dell’assessore alle Politiche sociali Franca Falduto e, forse, qualcosa in più. Ad insidiare le certezze della maggioranza è il consigliere Lorenza Scrugli, eletta nelle file di Vibo Valentia da vivere, che già si era resa protagonista – come detto – di ferme prese di posizione e forti denunce a mezzo stampa, arrivando infine a dimettersi da presidente di commissione. Al centro delle sue stilettate proprio le Politiche sociali, delega a lei attribuita da assessore durante la consiliatura Costa, e in particolare i bandi per i servizi sociali di cui ha contestato metodi e forma, denunciando gravi mancanze e inefficienze nella loro gestione da parte di uffici e assessorato. [Continua]

Un nodo che rischia di creare nuovi imbarazzi a sindaco e Giunta, quantomeno sul piano politico. Per ora la Scrugli resta in maggioranza ma i termini della questione verranno messi in chiaro in un incontro – già convocato in settimana – che metterà di fronte il sindaco Limardo e il consigliere “dissidente” che, con carte, numeri e norme alla mano, punta a dimostrare una gestione a dir poco approssimativa del settore, mettendo sul piatto una precisa richiesta: rivederne l’organizzazione a cominciare dalla figura chiamata ad imprimerne l’indirizzo politico.      

L’avviso di Vibo Valentia da vivere

Il Comune di Vibo Valentia

Le conseguenze che potrebbero sortire dalla delicata trattativa sono facilmente intuibili dall’“avviso” inviato a Palazzo Luigi Razza dal movimento che sostiene l’ex assessore Scrugli e che palesa, senza troppe perifrasi, «una certa insoddisfazione per le aspettative deluse in questo primo scorcio di legislatura».

Un lasso di tempo scandito da «annunci spesso caduti nel dimenticatoio, da nessuna idea di sviluppo né di programmazione. Che fine hanno fatto i temi che dovevano cambiare il volto della città: turismo, Italcementi, porto, Psc, Piano spiaggia?».  

«Sul piano politico, superata la fase iniziale, quella che ha portato il nostro referente a liberare il tavolo delle trattative per la scelta della giunta dove si è utilizzato il metodo Cencelli extra-large nominando assessori con la tessera del Pd in tasca – denunciano all’unisono il coordinamento provinciale, quello cittadino, quello junior, il capogruppo e il consigliere di “Vibo Valentia da vivere” -, la situazione è addirittura peggiore».

Lorenza Scrugli

E aggiungono: «Se siamo rimasti in silenzio in questi mesi è per senso di responsabilità. Abbiamo accettato che si utilizzasse l’esperienza, la capacità, il merito conquistato sul campo di Lorenza Scrugli, nel ruolo, mai richiesto, di presidente di commissione, pur sapendo che non le sarebbe stato consentito di lavorare seguendo i principi di trasparenza e rispetto delle regole. Tali dimissioni volevano esser un segnale che avrebbe dovuto generare una costruttiva riflessione: nulla di tutto ciò è avvenuto».

Ciò che traspare: «è un’amministrazione soggiogata al volere di due gruppi politici e di pochissime persone. Il nostro concetto di democrazia è diametralmente opposto a ciò a cui abbiamo assistito fino ad ora. Noi siamo del parere che la trasparenza, l’onore e la dignità, il rispetto e l’educazione sono principi sacrosanti alla base di ogni rapporto umano e che vengano prima dei giochi di potere e dei gettoni di presenza».

Resta tuttavia ancora in maggioranza il gruppo, chiarendo che «il futuro del movimento all’interno della stessa sarà deciso in una riunione congiunta, presieduta dal nostro referente politico Alfonso Grillo, nella prossima settimana. Nel frattempo, certi che appoggerà le nostre scelte, ci asterremo dal sostenere o ostacolare le scelte di tale amministrazione comunale, facendo un passo indietro e valutando le singole situazioni nell’esclusivo interesse dei cittadini». Già da domani – si apprende – lo stesso gruppo diserterà i lavori del consiglio comunale.  

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