venerdì,Marzo 29 2024

Nesci (M5s): «Il governo latitante sulle necessità del territorio vibonese»

A dichiararlo è la deputata M5s Dalila Nesci, con riferimento al "ventilato" accorpamento dell'Ufficio territoriale del governo di Vibo Valentia

Nesci (M5s): «Il governo latitante sulle necessità del territorio vibonese»
Dalila Nesci, sottosegretario per il Sud

Riferendosi all’accorpamento dell’Ufficio territoriale la parlamentare 5 stelle ha già interpellato il ministro dell’Interno, che avrebbe, a suo dire, fornito risposte molto vaghe. «La causa del problema – evidenzia la deputata M5s – è che per via del fiscal compact, che vuole ridotto al 60% il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo nei prossimi 20anni, il governo taglierà ogni servizio senza badare alle conseguenze, letteralmente tragiche. Inoltre è in corso una riforma, la Boschi-Renzi, che riduce la Costituzione a carta straccia, sulla quale c’è un silenzio infinito di giuristi e commentatori, a conferma che l’attuale presidente del Consiglio è la figura di raccordo dei poteri che contano, cioè le grandi banche».

«La provincia di Vibo Valentia – incalza la parlamentare 5 stelle – ha perduto posti di lavoro e speranze, dilaniata da una crisi creata a tavolino. Il tagli di prefetture e questure saranno presentati come razionalizzazione, indipendentemente dalle specifiche necessità territoriali. Nel contesto si aggiunge l’insistenza ossessiva sul fenomeno terroristico, volutamente amplificato dai media nazionali. Il clima di paura che si sta creando serve a distrarre le masse dall’opera di disintegrazione della Repubblica che la maggioranza di governo va ultimando su ordine dei privati che stampano il denaro e lo prestano allo Stato».

«In questo processo di smembramento del sistema democratico – conclude Nesci – il prezzo più alto lo pagheranno i territori più deboli e più colpiti dall’organizzazione criminale. Per certo, Vibo Valentia subirà i danni maggiori, anche per via dell’indifferenza o doppiezza degli esponenti locali del Partito democratico, a cominciare dal segretario regionale Ernesto Magorno».

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