giovedì,Aprile 25 2024

Dinami, dal Meetup Marepotamo strali sull’Amministrazione comunale

Nel mirino degli attivisti il mancato utilizzo dei percettori del Reddito di cittadinanza e un bando per un incarico gratuito pubblicato in piena emergenza Covid

Dinami, dal Meetup Marepotamo strali sull’Amministrazione comunale
Il Comune di Dinami

«Riteniamo che qualsiasi persona dotata di buon senso e di un pizzico di autocritica, che non guasta mai, ad un certo punto della propria opera, qualsivoglia essa sia, si soffermi per verificarne l’andamento: per sincerarsi se essa si palesi produttiva, al limite inutile, oppure nella peggiore delle ipotesi dannosa, come sarebbe saggio facesse l’amministrazione comunale con la propria azione di governo».

È quanto sostiene, in una nota, il Meetup Marepotamo del Movimento 5 stelle riferendosi al Comune di Dinami e, in particolare, alla mancata attivazione dei Progetti utili alla collettività (Puc), che prevedono l’utilizzo dei percettori del Reddito di cittadinanza. [Continua]

«La legislazione – ricordano gli attivisti – aveva previsto un’azione sinergica fra le amministrazioni comunali, in quanto titolari del potere di “approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio” dei così definiti Puc ed i percettori il reddito, i quali avrebbero così assunto l’obbligo di porsi a disposizione dei medesimi Comuni nella realizzazione di tali progetti. Progetti che, proprio per una migliore loro riuscita, dovevano essere approntati tenendo conto delle competenze di ciascuno dei partecipanti».

Così il Meetup segnala: «Il nostro Comune ha ben pensato di non sobbarcarsi un tale compito, finendo per auto escludersi, come dicevamo, dalla possibilità di usufruire dell’apporto dei percettori del reddito: apporto che in un momento come questo ed a ragion veduta, si sarebbe rivelato quasi provvidenziale alla nostra collettività».

Non solo il Puc, però, entra nelle mire degli attivisti. «La nostra cara Amministrazione – scrivono – ha pubblicato un bando per l’affidamento “di un incarico gratuito biennale” (in grado di far acquisire titolo di preferenza a fronte di un eventuale futuro concorso) in piena emergenza pandemica, quindi di fatto con l’intera popolazione chiusa in casa poiché posta in stato di quarantena obbligatoria e di conseguenza impossibilitata a venirne compiutamente a conoscenza. E quel che più stupisce, ove possibile, è stato l’atteggiamento successivamente tenuto dall’Amministrazione di fronte alla nostra richiesta di accesso agli atti: dopo una prima laconica risposta ed a fronte di nuova istanza, il Comune si è mostrato silente: il perché rimane serbato nel più intimo pensiero di chi di competenza, ed a noi comuni mortali non è dato sapere».

Quindi si passa all’annuncio di una «raccolta firme volta alla istituzione di un unico plesso scolastico Comunale, che raggruppi la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e quella secondaria, in modo da evitare il fastidioso e dannoso fenomeno della “pluriclasse”, sì da garantire una migliore istruzione ai nostri figli, in uno con un risparmio di spesa e nuove assunzioni».

Infine, «nella speranza che la notte porti consiglio alla nostra Amministrazione, la quale opti per le dimissioni quale unico gesto in grado di emendare ai propri gravi errori, o, quantomeno, decida “finalmente” di ascoltarci, così ponendo in essere quanto necessario alla fase realizzativa di tale progetto in ambito scolastico».

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