venerdì,Marzo 29 2024

Chiusura delle scuole a Vibo, opposizione critica sulla scelta del sindaco

Per il coordinatore Pd Francesco Colelli «la delicata situazione non può essere alla mercé di chi pensa alla campagna elettorale». Lo Schiavo: «Inaccettabile che si debba chiudere per i ritardi della sanità»

Chiusura delle scuole a Vibo, opposizione critica sulla scelta del sindaco
Una scuola di Vibo (repertorio)

Suscita ferme prese di posizione la decisione di chiudere tutte le scuole sul territorio comunale intrapresa, con propria ordinanza dal sindaco di Vibo Maria Limardo (così come da diversi sindaci della provincia) sulla scorta dell’invito rivolto loro dal Dipartimento prevenzione dell’Asp. Non è sfuggita la contraddizione tra l’annuncio di azioni legali in opposizione alla dichiarazione di “zona rossa” e la decisione di chiudere gli istituti né, sul fronte sanitario, le evidenti difficoltà nel garantire un adeguato tracciamento della diffusione del virus e nel processo dei tamponi.

All’attacco del sindaco parte il coordinamento cittadino del Pd. «Non possiamo non prendere atto dell’atteggiamento schizofrenico di questa maggioranza e del suo sindaco – tuona il coordinatore vibonese Francesco Colelli -. Solo poche ore fa millantava interventi legali per ricorrere contro il Dpcm che decretava la zona rossa e adesso scopre la gravità della situazione sanitaria e ospedaliera, chiudendo le scuole per più di 10 giorni. Adesso basta! Al sindaco chiediamo serietà – continua -, chiediamo che ridia un senso al ruolo che occupa. Questa delicata situazione non può essere alla mercé di chi pensa alla campagna elettorale regionale, giocando sulla pelle delle persone. Per i giochetti politici ci saranno tempi e modi, oggi bisogna affrontare insieme questo drammatico momento per la salute e l’economia del territorio».

Sul punto anche Antonio Lo Schiavo, leader dei Progressisti per Vibo, segnala i limiti del provvedimento. «Ho letto l’ordinanza della chiusura delle scuole nella provincia di Vibo, che avviene sulla base della proposta dell’Asp. Sono rammaricato e arrabbiato – afferma -, perché da come si legge la chiusura è derivata anche (e soprattutto) dal ritardo nel processo dei tamponi e dei relativi referti e dall’impossibilità quindi di tracciare la catena dei contagi. Si tratta quindi, come già avvenuto per la Calabria, di un problema di risorse. Sapere che si chiudono le scuole perché non ci sono i mezzi per processare i tamponi è davvero difficile da accettare. Spero che l’Asp di Vibo non si faccia trovare impreparata e organizzi per tempo ogni possibile scenario per l’evoluzione della pandemia e organizzi subito, e non solo con il peggioramento dell’epidemia, un autonomo ospedale Covid. In ogni caso – conclude -, da genitore, lasciatemi dire che privare ancora una volta, e per così tanto tempo, i bambini delle loro scuole, è una sconfitta per tutti e un danno che il sistema sanitario e le istituzioni preposte dovevano prevedere ed evitare con ogni mezzo. Nell’arco di 24 ore si è passati dalla proposta di zona gialla e dei ricorsi per lasciare tutto aperto, alla chiusura delle poche scuole rimaste aperte».

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