martedì,Aprile 23 2024

Comune di Nicotera e «gravi» irregolarità, Movi@Vento: «Intervenga il prefetto»

Il gruppo consiliare guidato da Antonio D’Agostino contesta le modalità di convocazione del Consiglio e si scaglia contro la maggioranza guidata dal sindaco Marasco. La Prefettura di Vibo sollecitata a prendere posizione

Comune di Nicotera e «gravi» irregolarità, Movi@Vento: «Intervenga il prefetto»

Con comunicazione Pec del 23 novembre 2020, inviata per conoscenza al prefetto di Vibo Valentia, il gruppo consiliare Movi@Vento, guidato dal capogruppo Antonio D’Agostino, ha contestato al presidente del Consiglio comunale le modalità con cui era stato convocato il Consiglio comunale del 25 novembre, comprendente nell’odg anche i punti richiesti da Movi@Vento nell’istanza di convocazione del 13 novembre scorso, questi ultimi aventi quasi tutti ad oggetto i provvedimenti anti-Covid. Questi altri invece gli altri argomenti proposti dalla maggioranza: [Continua]

  • Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2020.
  • Approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2020 (da correggere in 2019, ovviamente)
  • Ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche.

Nella stessa comunicazione della presidenza –spiega Antonio D’Agostino – si leggeva che il Consiglio si sarebbe tenuto “in remoto” e in video-conferenza (piattaforma Google Meet), invitando i consiglieri a predisporre quanto necessario per accedere alla seduta. Veniva infine precisato che tutte le bozze e i relativi atti erano stati depositati negli uffici comunali e, comunque, venivano allegati alla convocazione stessa.

Antonio D’Agostino

Nella nostra pec, sopra richiamata, siamo stati ancora una volta costretti a contestare il mancato rispetto, da parte di un presidente che non esitiamo a definire sub partem, delle regole poste a base della convocazione e dello svolgimento delle sedute consiliari. Nello specifico: Per l’ennesima volta non era stata convocata la Commissione dei presidenti, prevista dall’art. 17 dello Statuto, per concordare l’ordine dei lavori della seduta e, nella fattispecie, le particolari modalità dell’adunanza correlata alle misure anti-Covid.

Malgrado le molteplici raccomandazioni, scritte e orali, non era stata, per l’ennesima volta, assicurata la pubblicità della seduta, sia pure non in presenza, per come previsto dalla normativa vigente (Tuel) e dal regolamento del Consiglio comunale (art. 32). Facevamo anche presente che tale modalità costituisce presupposto inderogabile a pena di nullità delle adunanze.

La documentazione alla quale si faceva riferimento nella convocazione, non era stata allegata alla stessa, contrariamente a quanto in essa asserito; la stessa non era stata neppure inviata con Pec a tutti i consiglieri, come previsto dalla normativa vigente in tema di bilanci. Inoltre, l’avviso di convocazione era stato sicuramente tardivo, (ore 18,30 del 19 novembre u.s.) tenuto conto dei successivi giorni di chiusura degli uffici comunali.

Per tutti i motivi sopra elencati avevamo invitato il presidente a revocare la convocazione in oggetto e a riprogrammarla, nel rispetto delle norme citate, per non costringere il Gruppo scrivente ad avviare una procedura di invalidazione della seduta nel caso essa si fosse comunque tenuta anche con l’assenza dei consiglieri della lista Movi@Vento.

Tutto rimasto senza ascolto. Di fatto, quello che poi è andato in scena, da quanto trapela dai mezzi d’informazione, è stato il solito teatrino di una maggioranza autoreferenziale, antidemocratica e stretta in cerchio muto – che di magico ha davvero poco – intorno al sindaco Marasco che sempre più si atteggia a piccolo ras di palazzo Convento. Non sappiamo cosa esattamente si sono cantati e suonati i convenuti digitali…sappiamo solo che continuando di questo passo e, da un lato, stracciando quotidianamente le c.d. “regole del gioco” che sole possono garantire l’agibilità democratica minima all’interno dell’istituzione locale, dall’altro rigettando qualsiasi proposta della minoranza e, anzi, affossando anche quelle che, in altri tempi, sono state votate a all’unanimità, la stessa presenza del nostro gruppo perde davvero di senso. Diventa allora urgente e non più rinviabile un intervento prefettizio che, esaminate le numerose missive e le relazioni con cui puntualmente abbiamo dato conto delle numerose e gravi irregolarità che si andavano consumando, decida se tutto ciò che avviene nel Comune di Nicotera è annoverabile nella normalità oppure no. Dopodiché – conclude D’Agostino – decideremo cosa fare per ridare voce e dignità a quella parte di comunità nicoterese che, per la quasi metà, ci ha delegati a rappresentarla con il proprio voto”.

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