Nicotera, Marasco a D’Agostino: «Prenda atto della sconfitta e impari a fare la minoranza»
Il primo cittadino contro il capogruppo di Movi@Vento che ha denunciato irregolarità nei lavori del Consiglio comunale e ha chiesto l’intervento del prefetto
“L’ennesima uscita del consigliere comunale Antonio D’Agostino sul consiglio comunale, tenutosi pochi giorni fa a Nicotera, in un qualunque paese normale non sarebbe nemmeno degna di risposta ma ci impone ugualmente una replica perché chi legge – cittadini e lettori – potrebbero erroneamente percepire che nel nostro paese sia in atto una specie di golpe strisciante teso a limitare i diritti delle minoranze consiliari, diritti che noi invece abbiamo molto a cuore”. E’ quanto afferma in una nota il sindaco di Nicotera Giuseppe Marasco, il quale evidenzia altresì come “per quanto riguarda la prima accusa che il consigliere D’Agostino lancia dobbiamo dire che è vero che il regolamento del consiglio comunale disciplina che le riunioni del civico consesso debbano essere tenute in seduta pubblica ma è anche vero che il legislatore comunale, nel 2005, non avendo la sfera di cristallo, non poteva certo prevedere lo scoppio, quindici anni dopo, di una pandemia mondiale che ci impone, per motivi di sicurezza sanitaria, di non far entrare il pubblico nella sala del consiglio comunale.
E anche se il parere dell’Anci, espresso dopo il Dpcm del 18 ottobre, afferma che le riunioni del consiglio comunale non necessariamente debbano svolgersi in remoto, lo stesso parere “ritiene comunque valida sicuramente la modalità di riunione a distanza”. Altrimenti non si spiegherebbe come, ad esempio, sia stato convocato in remoto, il 22 ottobre scorso, il consiglio comunale di Oristano e, sempre in ottobre, il Comune pugliese di Altamura, dopo aver sentito la Prefettura di riferimento, ha revocato la convocazione, in presenza, del consiglio comunale di questa cittadina in attesa che venisse individuata una piattaforma telematica idonea per far svolgere i lavori del consiglio, sempre in remoto. E potremmo continuare.
In merito alla seconda accusa di non aver fornito ai consiglieri di minoranza parte della documentazione e di non averla inviata per via Pec, la stessa – sottolinea Marasco – è totalmente destituita di fondamento in quanto il presidente del consiglio comunale, assieme agli uffici e alla segretaria comunale ha messo a disposizione della minoranza tutta la documentazione, a norma dell’art. 29 del regolamento del civico consesso, e tutti i consiglieri stessi ne hanno potuto prenderne visione e comunque tutti gli allegati sono stati inviati assieme alla convocazione del consiglio stesso. Facciamo inoltre notare – asserisce ancora il primo cittadino – che questi vulnus che il consigliere D’Agostino rileva non sono stati fatti propri da tutte le opposizioni presenti in consiglio comunale che ha invece visto la partecipazione attiva del gruppo consiliare della Lega. Dalle parole conclusive dello stesso D’Agostino (“…. La stessa presenza del nostro gruppo perde davvero di senso”) – conclude Marasco – si si ricava invece, francamente, l’impressione che lo stesso, di fronte all’innegabile consenso di cui gode la maggioranza all’interno del paese, stia solo tentando di giustificare agli occhi dei pochi seguaci rimastigli, la sua volontà di abbandonare il consiglio comunale, cosa che peraltro farebbe bene a fare per lasciare il posto a qualche giovane che vive la quotidianità della nostra Nicotera e che veramente ha voglia di collaborare con questa amministrazione per l’interesse collettivo.
La nostra, ovviamente, è un’impressione e non un auspicio ma se D’Agostino vuole continuare a fare la sua parte è necessario che, una volta per tutte, prenda atto della sconfitta elettorale e capisca che fare il consigliere di minoranza non significa che la maggioranza debba fare tutto quello che dice lui ma che la deve semplicemente incalzare, pungolare, stimolare e controllare”.
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