sabato,Aprile 20 2024

Comune Vibo, dal Consiglio “ok” alla variazione di bilancio da 7 milioni di euro (VIDEO)

Nell’ultima assemblea dell’anno non mancano le scintille tra maggioranza e opposizione. Per Russo (Pd) «si è fatto un favore a Forza Italia». La replica del sindaco: «Rispondo solo ai gruppi civici»

Comune Vibo, dal Consiglio “ok” alla variazione di bilancio da 7 milioni di euro (VIDEO)

Continua a non riconoscere i partiti il sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, e nella seduta di fine anno – replicando stizzito al democrat Giovanni Russo – approfitta dell’accusa di “avere una Giunta nelle mani di Forza Italia” per dire che lui ha rapporti “solo con gruppi civici”. Nel civico consesso convocato per una variazione di bilancio di 7 milioni di euro, proprio questo punto ha dato fuoco alle polveri.  

Per l’opposizione Pasquale Contartese ha definito “illegittimo” l’atto, ritenendo ingiustificato il fatto che la variazione sia stata approvata prima dalla Giunta e poi ratificata dal Consiglio. Una questione tecnica su cui Russo ha messo il carico politico – definendo “la variazione ad uso e consumo di Forza Italia” -, passaggio che ha mandato su tutte le furie il primo cittadino.    

Sempre sulla variazione di bilancio il presidente del Consiglio, Stefano Luciano, ha rimproverato alla Giunta di non schierare mai il collegio dei revisori al completo in occasione della trattazione delle questioni finanziarie. Un accenno di smarcamento, in una seduta che l’avvocato – fresco del dirompente passaggio con Alternativa popolare – ha seguito quasi interamente dai banchi della maggioranza, quasi a voler tranquillizzare circa la tenuta della compagine. Il punto è comuqnue passato a maggioranza. Anche Antonio Lo Schiavo, esponente dei “Progressisti per Vibo”, è sembrato volersi distinguere dal resto dell’opposizione, offrendo una sponda per la metà della consiliatura che manca e dicendosi disposto a ragionare con il sindaco “su due o tre punti che possono essere utili per la città”.

In cambio ha però ricevuto chiusure, con la maggioranza che – tranne due esponenti – ha abbandonato l’aula al momento della discussione del suo ordine del giorno sulla fusione del Comune con qualche Ente limitrofo.   

 

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