mercoledì,Aprile 24 2024

Nicotera, la replica del sindaco Marasco alla accuse di MoviVento

Dalle luminarie agli atti consiliari, il primo cittadino contro D’Agostino: «Ha perso il senso della misura»

Nicotera, la replica del sindaco Marasco alla accuse di MoviVento
Il sindaco Pino Marasco e il capogruppo Antonio D'Agostino

«Non è la democrazia ad aver subito una sospensione a Nicotera. Piuttosto è il senso della misura». È l’incipit della replica del sindaco di Nicotera, Pino Marasco, che si dice «costretto a rispondere alle contumelie della minoranza del MoviVento che, non trovando evidentemente altri argomenti si appiglia ormai a qualsiasi cosa, parlando di fallimento della giunta quando ormai, invece, ad essere politicamente morta è la minoranza stessa. E a dimostrazione di questo – aggiunge il primo cittadino – ci riserviamo nei prossimi giorni, di fare il punto sulle tante cose realizzate in quest’anno e che forse sfuggono alla minoranza ma non alla popolazione stessa, ivi compresi tanti cittadini che alle scorse elezioni non ci hanno sostenuto».

Il sindaco, quindi, incalza: «Al consigliere d’Agostino forse non piacciono le luminarie, o forse le stesse non si addicono al suo raffinato senso estetico o forse non gli piace che Nicotera sia meta non di assembramenti ma di un flusso continuo e disciplinato di turisti che sta visitando la città, turisti che portano una boccata di ossigeno alle attività commerciali già colpite dalla pandemia ma questi sono affari suoi e, a giudicare dagli apprezzamenti che riceviamo, dai filmati che girano sui social, dagli articoli di stampa che sono stati fatti sulle suddette installazioni natalizie realizzate quest’anno in città, egli si pone ancora una volta in una posizione che non è assolutamente condivisa dalla popolazione».

Per quanto riguarda invece le altre accuse, «replichiamo innanzitutto dicendo – scrive Marasco – che quest’amministrazione ha sempre risposto alle interrogazioni della minoranza nei tempi dettati dal regolamento comunale e cioè venti giorni. Per quanto riguarda invece lo svolgimento in remoto delle sedute del civico consesso, si tratta di una modalità che è prevista dalla normativa in questione, almeno fino al perdurare dello stato di emergenza e cioè fino al 31 gennaio 2021 e questo vale anche per quei comuni i cui statuti non contemplano tale modalità così come chiarisce una circolare interpretativa del Viminale del 27 ottobre 2020 che ne demanda la regolamentazione provvisoria al presidente del consiglio comunale».

Il sindaco infine si dice stupito dalle diffide del consigliere D’Agostino, «allo stesso forse sfugge – dice Marasco –che l’unico soggetto istituzionale a poter esercitare questo potere è sua eccellenza il Prefetto, a meno che, nel frattempo, lo stesso consigliere D’Agostino, non sia stato investito, in questi tempi di poteri eccezionali, anche della potestà prefettizia».

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