sabato,Aprile 20 2024

Vazzano, l’opposizione incalza Massa e Scidà: «Coinvolti nella società che dovrebbe realizzare la discarica»

La minoranza guidata da Raffaele Tassone lamenta la mancata convocazione di un Consiglio comunale sulla questione e chiede l’intervento del prefetto evidenziando un probabile conflitto d'interesse

Vazzano, l’opposizione incalza Massa e Scidà: «Coinvolti nella società che dovrebbe realizzare la discarica»

 Continua l’offensiva del gruppo consiliare di minoranza nei confronti del sindaco di Vazzano, Vincenzo Massa. Questa volta nel mirino finisce anche il presidente del Consiglio comunale, Maurizio Scidà, colpevole, secondo l’opposizione, di non aver convocato una seduta dell’Assemblea per discutere della costruzione della discarica consortile che dovrebbe sorgere nel territorio di Sant’Onofrio, in prossimità del confine con Vazzano. La minoranza ha investito della questione il prefetto, nella convinzione che la mancata convocazione abbia violato la disciplina che regola la materia, a cominciare dal regolamento e dallo statuto comunale. 

«Il nostro non è un capriccio, ma semplicemente una richiesta di convocazione per discutere di argomenti che riguardano tutta la comunità – afferma il capogruppo di minoranza Raffaele Tassone -. Il consiglio comunale è l’unico momento di confronto tra maggioranza e opposizione. Ora, con la mancata convocazione del Consiglio è chiaro che questa maggioranza non ha il minimo rispetto del ruolo della minoranza e del Consiglio stesso».

Ma c’è di più. Secondo “Vazzano bene comune” né il sindaco né il presidente del Consiglio comunale, ognuno in relazione alle proprie competenze, potrebbero adottare atti che siano in qualunque modo collegati alla costruzione della discarica, perché entrambi coinvolti direttamente o indirettamente nella società che dovrebbe realizzare l’impianto, la Ecolux. In particolare, il primo cittadino risulta essere amministratore unico della società Banplastik Srl, proprietaria dei terreni dove dovrebbe sorgere l’impianto, che a sua volta detiene il 50 per cento delle quote Ecolux; mentre, per quanto riguarda Scidà, sarebbe il fratello a possedere alcune partecipazioni, così come si evince dalla visura camerale (foto).

«Perché non si vuole informare la comunità ed il consiglio comunale della problematica della discarica? – concludono i consiglieri – Cosa c’è da nascondere? Noi abbiamo le idee chiare al riguardo e non esiteremo a investire le autorità di fronte a quest’ennesimo episodio grave, cioè la mancata convocazione del Consiglio sul problema discarica, che non ha precedenti nella nostra comunità che si è sempre contraddistinta per il confronto civile e democratico».

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