giovedì,Aprile 18 2024

Morra nella bufera: in tanti ne chiedono le dimissioni dopo il blitz con la scorta all’Asp di Cosenza

Il senatore ha fatto irruzione lamentando di non riuscire a prenotare il vaccino per i suoi congiunti over 80. Politici di diverso orientamento stigmatizzano l'episodio e c'è chi chiede che lasci ogni suo incarico

Morra nella bufera: in tanti ne chiedono le dimissioni dopo il blitz con la scorta all’Asp di Cosenza
Nicola Morra

Bufera sul senatore calabrese e presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, dopo l’irruzione di ieri negli uffici del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza. Tant’è che non sono mancate le richieste di dimissioni da più parti. Tra i primi a chiedere che Morra lasci ogni incarico, stamattina sono stati Matteo Salvini e Giorgia Meloni. «Un comportamento del genere è inaccettabile e indegno per qualsiasi rappresentante delle Istituzioni, figuriamoci per il Presidente della commissione Antimafia», ha tuonato la leader di Fratelli d’Italia.

Nella mattinata di ieri, Morra si è presentato con la sua scorta negli uffici Asp di Serra Spiga per lamentare l’impossibilità di prenotare telefonicamente il vaccino per suoi congiunti over 80. Gli animi si sono subito scaldati al punto che gli agenti della scorta del senatore hanno pure chiesto i documenti ad alcuni dei dirigenti in servizio. Morra avrebbe anche aggredito verbalmente il dottor Mario Marino, direttore Igiene pubblica Direttore dipartimento di prevenzione dell’Asp di Cosenza, che ha accusato un malore e ora minaccia di querelarlo per abuso di potere e forse anche interruzione di pubblico servizio.

Nicola Morra, intanto, ha annunciato che tramite un video sulla sua pagina Facebook fornirà la propria versione dei fatti. Non si fermano però le polemiche e le dichiarazioni di politici che stigmatizzano l’episodio. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, Roberto Occhiuto, si chiede: «I parlamentari non dovrebbero occuparsi dei problemi di tutti? O Morra crede che ad averlo eletto sia solo la sua famiglia?», per poi aggiungere: «Dovrebbe chiedere pubblicamente scusa e, finalmente, lasciare un ruolo per il quale ha dimostrato in più occasioni di non essere adeguato».

Le critiche non mancano anche da sinistra. Sulla vicenda si è espresso, infatti, anche il commissario regionale del Partito Democratico della Calabria, Stefano Graziano: «Non è accettabile che si provi a scaricare sul personale medico, che da un anno lavora senza sosta nonostante le mille carenze, l’inefficienza organizzativa della campagna vaccinale che in Calabria stenta a decollare. Mi auguro che Morra chiarisca presto quanto accaduto ma soprattutto che la Regione, ormai ostaggio delle diatribe nel centrodestra, intervenga per tutelare la salute dei calabresi».
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