giovedì,Marzo 28 2024

Nazareno Primerano, il “sogno americano” mancato di un emigrante calabrese

Nato a Serra San Bruno sul finire del 1800, morì coraggiosamente in Francia durante Prima guerra mondiale. La sua storia ricostruita dall’associazione “Ambasciatori della fame”

Nazareno Primerano, il “sogno americano” mancato di un emigrante calabrese

Una storia di immigrazione senza lieto fine. Un “sogno americano” al contrario, che si conclude con la tragica morte del protagonista. È quella di Nazareno Primerano, nato a Serra San Bruno sul finire dell’800 e partito alla volta degli Usa ad appena 18 anni.

A riportarla alla luce Geremia Mancini, presidente onorario dell’associazione “Ambasciatori della fame” con sede a Pescara. Nazareno (su alcuni documenti Nazzareno) Primerano – narra Mancini – nacque, il 13 dicembre del 1895, a Serra San Bruno in provincia di Vibo Valentia da Salvatore e Angela Rosa Ariganello. Arrivò, nel 1913, ad “Ellis Island” a bordo della nave “Rochambeau”.

Negli Stati Uniti andò a vivere nel “villaggio pioneristico” di Clermont, Contea di McKean, Pennsylvania. Qui Salvatore, il padre, era giunto nel 1900 dopo aver attraversato l’oceano a bordo della “Victoria” (fu registrato come ventottenne).

Il padre all’inizio lavorò in miniera e nelle cave. La madre come tessitrice. In seguito il padre trovò lavoro in una fabbrica, la “Clermont Sewen Pipe Company” (tubi fognari e prodotti in argilla). Nella stessa fabbrica lavorò anche Nazareno. Per la famiglia Primerano il “sogno americano” sembrò concretizzarsi. Purtroppo, in Europa si combatteva la Prima guerra mondiale, e a Nazareno giunse la chiamata alle armi. Fu inquadrato nell’11° Fanteria, Compagnia G, 5a divisione, ed addestrato a “Fort Oglethorpe” in Georgia. Arrivò in Francia nel maggio del 1918 (n. di matricola 4087493).

Nel novembre del 1918, durante la seconda fase dell’offensiva della “Meuse-Argonne”, c’era da dare l’ultima decisiva spallata al nemico. Nell’ultimo attacco, Nazareno Primerano, fu ucciso durante la coraggiosa azione il 10 novembre 1918. Il giorno dopo sarebbe stato firmato l’Armistizio a sancire la fine della Prima guerra mondiale. Oggi riposa nel cimitero “Holy Rosary Cemetery” di Johnsonburg in Pennsylvania.

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