venerdì,Aprile 19 2024

Occhiuto e Speranza firmano il contratto di sviluppo, 350 milioni per la sanità calabrese

Previsto l'avvio di 61 case della comunità, 20 ospedali e 21 centrali operative territoriali. Ecco i dettagli del piano

Occhiuto e Speranza firmano il contratto di sviluppo, 350 milioni per la sanità calabrese

di Luana Costa
È stato sottoscritto oggi il contratto istituzionale di sviluppo (cis) che contempla le azioni contenute nel piano operativo regionale. Nella giornata odierna scadeva, infatti, il termine per la firma del documento che porterà in Calabria 350 milioni di euro di risorse provenienti in larga parte dal piano nazionale di ripresa e resilienza. [Continua in basso]

La firma del Cis

A darne notizia è il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che nella sua qualità di commissario ad acta al piano di rientro ha sottoscritto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il contratto istituzionale di sviluppo. Il Cis è lo strumento di programmazione identificato dalla normativa nazionale per la missione “Salute” del Pnrr, e contiene l’elenco degli interventi programmati nella Regione Calabria per il conseguimento degli obiettivi di rafforzamento del servizio sanitario.

Il piano operativo

Il piano operativo regionale era già stato approvato il 24 maggio scorso dal commissario ad acta con proprio decreto allo scopo di definire la programmazione degli interventi che la Calabria intende attuare a valere sulle risorse complessive di 350.010.679 di cui 311.055.485 stanziate dal decreto ministeriale 20 gennaio 2022 nell’ambito del Pnrr e 38.955.194 di risorse regionali, rese disponibili con la rimodulazione dei fondi del piano di Sviluppo e Coesione.

Case della comunità

Nella componente 1 della missione 6 del piano nazionale di ripresa e resilienza rientra la creazione e l’avvio di 61 case della comunità, attraverso l’attivazione, lo sviluppo e l’aggregazione di servizi di assistenza di base e la realizzazione di centri di assistenza per una risposta integrata alle esigenze di salute del territorio. Le case della comunità – finanziata con un importo di 96.562.778 – saranno dotate di attrezzature tecnologiche, al fine di garantire parità di accesso, prossimità territoriale e qualità dell’assistenza alle persone, indipendentemente dall’età e dal loro quadro clinico (malati cronici, persone non autosufficienti che necessitano di assistenza a lungo termine, persone affette da disabilità, disagio mentale, povertà), mediante l’attivazione, lo sviluppo e l’aggregazione di servizi di assistenza primaria, e la realizzazione di centri di erogazione dell’assistenza, efficienti sotto il profilo sanitario, funzionale ed energetico, per una risposta multi professionale (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti della salute, assistenti sociali). Continua a leggere su LaCnews24.it

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