Glaucoma e prevenzione, l’Unione ciechi di Vibo in campo con screening gratuiti
L’Unione ciechi e l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità hanno promosso attività di sensibilizzazione e visite gratis in occasione della Settimana mondiale del glaucoma
Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione e sensibilizzazione targata Uici, Unione italiana ciechi ed ipovedenti. Il sodalizio, guidato dal presidente Giuseppe Bartucca, infatti, non si è lasciato trovare impreparato in occasione della Settimana mondiale del glaucoma. L’associazione è infatti scesa in campo non nascondendo tuttavia le difficoltà riscontrate nell’operare in un contesto difficile quale quello vibonese: «Nel corso degli anni, l’Uici – spiegano – ha costantemente operato per sensibilizzare la popolazione e garantire molteplici iniziative di prevenzione visiva, spinta dalla forte consapevolezza di quanto sia prezioso il dono della vista e necessario fare profilassi. In ciò ha sempre trovato un riferimento certo nell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb), che continua ad organizzare e supportare economicamente le diverse iniziative su scala nazionale. Tuttavia, mentre l’attenzione collettiva nell’accostarsi agli screening è nel tempo decisamente aumentata e, con essa, i benefici nell’individuazione delle patologie e nella riduzione della loro incidenza, è stato sempre più difficile riscontrare la disponibilità di oculisti del territorio pronti a spendere qualche ora del loro tempo per il bene di tutti».
Difficoltà che non hanno affatto scoraggiato: «Senza mollare la presa né addossare colpe, è stato necessario guardare oltre i confini provinciali e, pur non potendo più aderire ad iniziative specifiche articolate su più giornate – come gli screening nelle scuole di “Occhio ai bambini”, è comunque proseguita anche a Vibo l’azione di Uici e Iapb in occasione di eventi come la “Settimana mondiale del glaucoma”, ciò grazie alla risposta positiva degli specialisti autorizzati dal Centro regionale per l’ipovisione di Catanzaro». L’appuntamento si è rivelato un successo e si è distinto in più fasi. In primo luogo, è infatti avvenuta la distribuzione degli opuscoli informativi per le principali vie della città da parte dei giovani del servizio civile, formati allo scopo da un preliminare confronto con i vertici sezionali Uici. A seguire, un interessantissimo incontro scientifico con quanti da sottoporre a screening, tutto egregiamente curato dalla dottoressa Maria Aloi, esperta proprio nella diagnosi e cura del glaucoma e puntualissima nel visitare e consigliare i presenti: «In merito all’attività divulgativa – aggiungono – i sorrisi ed il garbo dei ragazzi ha fatto ancora una volta centro. Tante le persone incuriosite dall’argomento, molte delle quali chiedevano di potersi sottoporre ai relativi controlli oculistici. In tal senso, non è stato possibile rispondere positivamente, a conferma di quanto bisogno avrebbe il territorio e di quanto, invece, la sanità sia lacunosa anche in tale ambito, nonostante l’attenzione pubblica sia nel tempo aumentata».
L’incontro scientifico ha confermato come il glaucoma sia una delle patologie visive tra le più insidiose «malattia cronica e progressiva, principale causa di cecità irreversibile nel mondo, indicata quale ladro silenzioso della vista, poiché – come sottolineato dalla dottoressa Aloi – da sintomi solo in fase avanzata e caratterizzata da un danno allo strato delle cellule nervose retiniche e della testa del nervo ottico, con conseguente riduzione del campo visivo e pressione dell’occhio particolarmente elevata, quest’ultima principale fattore di rischio per lo sviluppo e la progressione, che cresce all’aumentare dell’età e, comunque, raramente prima dei quarant’anni ed ha come altri fattori di rischio: la familiarità, la miopia moderata ed elevata, il diabete e l’ipertensione o l’ipotensione sistemica». Effettuati nella sede Uici ben 30 screening, utilizzando la strumentazione oftalmica in possesso della sezione. Tra i partecipanti un folto numero di soci del Centro di aggregazione sociale di Vibo Valentia, accompagnati dal loro presidente Gianni Pantera. A conclusione dell’evento, il presidente Uici Giuseppe Bartucca ha espresso viva soddisfazione per aver potuto comunque effettuare un servizio di grande rilevanza sociale. Bartucca ha ringraziato particolarmente il Centro regionale per l’ipovisione di Catanzaro e la dottoressa Aloi, nonché il Centro di aggregazione sociale di Vibo, con il quale si è anche accennato a possibili altre attività da condividere in futuro. La soddisfazione maggiore, però, è stata quella di non aver riscontrato alcun caso di glaucoma e ciò è un’ulteriore conferma di come anni di prevenzione stiano apportando enormi vantaggi alla nostra terra.
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