venerdì,Marzo 29 2024

Green pass obbligatorio per i ristoranti al chiuso, ecco le regole

Dal 6 agosto nuovi criteri per accedere in locali non all’aperto. Le principali novità dal Consiglio dei ministri

Green pass obbligatorio per i ristoranti al chiuso, ecco le regole

Green pass obbligatorio per bar e ristoranti al chiuso (nessun problema per quelli all’aperto o per consumare al bancone del bar), ma anche palestre, cinema, teatri, stadi (ancora da stabilire la capienza) ed altri eventi. Ancora chiuse le discoteche. Queste le principali novità dal Consiglio dei ministri.
Per la classificazione delle fasce di colore varranno soprattutto le percentuali dei posti letti occupati e la soglia dell’occupazione delle terapie intensive. Con l’occupazione del 10% delle terapie intensive una regione passerà in fascia gialla. La soglia prevista per le ospedalizzazioni sarà quella del 15%. Per passare in arancione le terapie intensive dovranno essere occupate al 20% e ci dovrà essere una soglia di ospedalizzazione al 30% (30 e e 40% per entrare in zona rossa).
Per i criteri di utilizzo del green pass riguardo al lavoro, alla scuola e ai trasporti se ne discuterà la prossima settimana. [Continua in basso]

Green pass valido con una dose o tampone

Il Green pass per accedere dal 6 agosto nei ristoranti al chiuso ed altre attività ed eventi sarà valido per chi abbia avuto almeno una dose di vaccino, abbia fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti o sia guarito dal covid nei sei mesi precedenti.

Zona arancione e Zona rossa

Terapie intensive al 20% e al 30% per le aree mediche per diventare arancioni e rispettivamente al 30 e al 40% per entrare in zona rossa. [Continua in basso]

Lo stato d’emergenza per il Covid dovrebbe essere prorogato fino al 31 dicembre 2021.«I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni».

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