sabato,Aprile 20 2024

Servizio Dialisi a Tropea e Nicotera: «Scandalosa carenza di personale»

La ferma denuncia del Comitato pro ospedale di Tropea che chiede all’Asp di Vibo una più attenta programmazione

Servizio Dialisi a Tropea e Nicotera: «Scandalosa carenza di personale»
L'ospedale di Tropea
Macchinari e attrezzature sanitarie per consentire la dialisi ai pazienti

«Tempo addietro avevamo sollevato la problematica del servizio dialisi vacanze dell’ospedale di Tropea ed eravamo stati piacevolmente, per quanto tardivamente, smentiti dalla direzione aziendale in ordine all’attivazione dello stesso. Siccome non è nostra abitudine lasciare le cose a metà, ci siamo informati, a distanza di poco tempo, sul servizio svolto presso il reparto di Tropea ed, ahinoi, il panorama che ne è scaturito è a dir poco desolante». E’ quanto rende noto Francesco Rotolo del comitato pro ospedale di Tropea. «Il servizio dialisi di Tropea e Nicotera che, purtroppo, copre una larghissima fetta di ammalati oltre al numero di utenti che vengono da altre regioni grazie al “dialisi vacanze”, versa in una scandalosa carenza di personale dovuta ai mancati rimpiazzi di quanti sono andati in pensione negli ultimi anni. Dalle informazioni in nostro possesso, infatti, il poco personale disponibile, a stento riesce a coprire i turni di lavoro ed addirittura riesce difficilissimo programmare le ferie, nonostante la collaborazione dei colleghi di Vibo. Una situazione difficilissima con margini di peggioramento ed a tutto ciò va aggiunta la mancata nomina di un responsabile. Tale situazione è stata determinata dall’incomprensibile scelta dell’azienda di formulare l’avviso pubblico per la selezione del personale in piena estate, nonostante tali carenze fossero già note, vanificando di fatto la programmazione per un periodo così delicato. [Continua in basso]

Come ulteriore conseguenza di tale situazione abbiamo anche il rischio di chiusura dell’ambulatorio di nefrologia che ha un ruolo importantissimo per la prevenzione delle malattie renali, ambulatorio che è stato ripristinato dal dottore Pugliese dopo quattro anni di chiusura e che ha rappresentato, grazie alla collaborazione del dottore Maccarone e della dottoressa Ingegnieri un punto di riferimento per tutta la provincia di Vibo Valentia.
Chiediamo pertanto all’Azienda – conclude il comitato – maggiore attenzione per quelle che sono le problematiche degli emodializzati, soggetti che già vivono una patologia fortemente invalidante e devono sottoporsi a trattamenti estremamente invasivi, sollecitando una più attenta programmazione dei servizi e della ricerca del personale. Richiamiamo, quindi, l’attenzione di tutti i soggetti, anche istituzionali, perché né la voce dei malati, né il patrimonio di servizi e di esperienza presenti nei nostri ospedali vada a perdersi».

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