giovedì,Aprile 25 2024

Soriano, nell’Rsa paziente curato con amore ringrazia il personale: «Struttura efficiente»

Nella struttura sanitaria Michele, classe 1935, lascia un biglietto in cui elogia la struttura e ringrazia l’Asp di Vibo

Soriano, nell’Rsa paziente curato con amore ringrazia il personale: «Struttura efficiente»
La struttura sanitaria di Soriano

A volte sono gesti semplici, che vengono dal cuore, a cambiare la giornata a tantissime persone. È il caso di Michele, di Acquaro, anni 87, ricoverato nellRsa di Soriano Calabro, che questa mattina ha deciso di scrivere una lettera a tutto il personale dell’Asp di Vibo, per ringraziarlo della dedizione e della professionalità con cui lavora. Rosita Romano, coordinatrice dell’Rsa, spiega quindi che «tutti dovrebbero ammirare le parole di quest’uomo il quale, nella sua semplicità, con la mano tremante, ha voluto mettere nero su bianco tutto ciò che gli viene fatto». [Continua in basso]

Il coraggio e la dignità di Michele

Un gesto ricco d’amore e non è da tutti riuscire ad avere il coraggio di esternare le proprie emozioni, soprattutto quando le condizioni di salute non sono le migliori. Ma Michele, con profondo coraggio e dignità, non ha potuto fare a meno di prendere un biglietto e scrivere «grazie» a tutto il personale. Nella lettera, non perfettamente leggibile, si evincono chiaramente alcuni concetti: «Tutti i medici e tutti gli infermieri sono bravi, fanno la pulizia e disinfettano la sera, a mezzogiorno ci portano il pranzo: primo, secondo, la frutta e il vino, gli infermieri sono bravi e gentili, i medici fanno tutti gli esami». E’ chiaro il profondo benessere di Michele – e probabilmente di tutti gli anziani ricoverati – all’interno della struttura sanitaria.

«L’importanza di avere una struttura adeguata ed efficiente»

«Qua ci troviamo di punto in bianco davanti a qualcosa di emozionante quanto gratificante – ha continuato la responsabile Rosita Romano-.  È un attestato indirizzato a persone che operano a servizio della fragilità umana. Il signor Michele, con un fare genuino e con una calligrafia quasi illeggibile, riesce a mettere però in evidenza l’aspetto amorevole, umano, sanitario, igienico di quanti lavorano a suo servizio e per tutti gli altri ricoverati nelle sue stesse condizioni di gracilità. Mette in risalto quanto è importante avere una struttura adeguata ed efficiente al servizio di chi ha bisogno, così come l’amore trovato. Il signor Michele indirettamente vuole dire che le realtà funzionanti vanno mantenute a costo dei sacrifici, perché un servizio alla fragilità è un servizio efficiente per il prossimo. Soriano ha una struttura all’interno della sanità vibonese e va detto a gran voce che è una realtà. Grazie anche, e soprattutto, agli operatori che all’interno della struttura danno l’anima a prescindere dal loro impiego: bravi!».

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