giovedì,Aprile 25 2024

Lungodegenza di Serra con «grave carenza di medici»: arriva il lavoro straordinario

Attualmente ci sono «solo tre sanitari, oltre al direttore di struttura, che devono gestire 26 posti letto, allocati su due piani, le prestazioni ambulatoriali afferenti alla medicina nonché tutte le consulenze di Pronto soccorso»

Lungodegenza di Serra con «grave carenza di medici»: arriva il lavoro straordinario
L’ospedale di Serra San Bruno

L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia ha autorizzato i dirigenti medici dell’Unità operativa complessa di medicina interna – lungodegenza dell’ospedale di Serra San Bruno ad effettuare i turni pomeridiani in regime di prestazioni aggiuntive per un tetto massimo di 36 ore settimanali. I turni in regime di prestazioni aggiuntive dovranno essere effettuati per almeno sei mesi e, comunque, fino al perdurare dello stato di necessità e, quindi, fino all’assunzione di nuovi dirigenti medici, in aggiunta a quelli in servizio, in attuazione di quanto previsto dal Piano assunzionale 2022 dell’Asp. Il via libera al lavoro straordinario è arrivato con delibera del commissario straordinario dell’Asp vibonese Giuseppe Giuliano, che ha accolto la proposta del direttore facente funzioni dell’Unità operativa di medicina interna Salvatore Braghò.

Quest’ultimo, infatti, ha ricordato che più volte in passato è stato fatto presente ai vertici di Palazzo ex Inam «la grave carenza di dirigenti medici» nel suddetto reparto del nosocomio serrese e che «la suddetta carenza si è aggravata nell’ultimo semestre in quanto un dirigente medico è stato collocato in pensione, un altro, assunto a tempo determinato, ha dato le dimissioni per accettare un incarico nella specialistica ambulatoriale e un terzo medico si è trasferito per mobilità volontaria». A seguito di ciò nell’Unità operativa in questione in «sono rimasti – evidenza sempre Braghò – solo tre medici, oltre al direttore di struttura, che devono gestire: 26 posti letto, allocati su due piani, le prestazioni ambulatoriali afferenti alla medicina nonché tutte le consulenze di Pronto soccorso». Risulta, dunque, evidente che «la grave carenza di personale medico è insufficiente a garantire una regolare turnazione e l’erogazione di livelli essenziali di assistenza». E che, pertanto, «al fine di sopperire alla perdurante mancanza di organico, è necessario – questa la richiesta finale di Braghò al commissario Giuliano – autorizzare i dirigenti medici in servizio presso l’Unità operativa complessa di medicina interna – lungodegenza del presidio ospedaliero di Serra San Bruno ad effettuare turni pomeridiani in regime di prestazioni aggiuntive».

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