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I sindaci vibonesi e i commissari Asp chiedono di incontrare Occhiuto per perorare l’integrazione dei fondi per la sanità e arrivare a quota 320 milioni

Nel documento firmato dal comitato ristretto e dalla commissione straordinaria alla guida dell’Azienda sanitaria provinciale si ipotizza anche una data per la riunione: 10 luglio

I sindaci vibonesi e i commissari Asp chiedono di incontrare Occhiuto per perorare l’integrazione dei fondi per la sanità e arrivare a quota 320 milioni
La conferenza dei sindaci

Una richiesta di incontro urgente, accompagnata da una dettagliata analisi territoriale, è stata inviata al presidente della Regione Calabria e Commissario Delegato per l’emergenza sanitaria, Roberto Occhiuto, da parte del Comitato Ristretto Sanità della Provincia di Vibo Valentia (composto dai sindaci di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, di Pizzo, Sergio Pititto, di Vibo Valentia, Enzo Romeo, di Vazzano, Enzo Massa e di Nicotera, Pino Marasco, oltre oltre che dalla Commissione straordinaria dell’Asp di Vibo Valentia. Al centro la richiesta di ripristino della ripartizione 2022 del fondo regionale destinato alla sanità e una distribuzione più equa delle risorse basate su indici di mortalità e deprivazione sociale.

Nel documento allegato alla richiesta si evidenzia come la sanità vibonese sia in condizioni critiche: carenza di servizi, sottofinanziamento, difficoltà strutturali e mancata contrattualizzazione di 63 posti letto socio-sanitari privati accreditati per i LEA carenti. La Conferenza dei Sindaci della provincia, promotrice dell’analisi territoriale, aveva già raccolto l’adesione di 50 sindaci alla prima nota inviata a inizio giugno.

A sostegno delle proposte operative già espresse, i firmatari della nuova richiesta pongono l’accento su un punto cruciale: la sostenibilità economica. È proprio su questo terreno che, secondo l’analisi effettuata, emergono le maggiori criticità.

Nel dettaglio, i sindaci e i commissari chiedono:

  • Il ripristino del fondo sanitario regionale 2022, originariamente pari a 303.992.339 euro, poi drasticamente ridotto;
  • Una corretta perequazione delle risorse, tenendo conto degli indicatori di mortalità e dell’indice di deprivazione sociale, così da superare lo squilibrio che penalizza la provincia di Vibo Valentia.

Sulla base di queste valutazioni, si stima che per garantire equità nella distribuzione del Fondo Sanitario Regionale, l’Asp di Vibo Valentia debba ricevere un’assegnazione complessiva pari a 320 milioni di euro per il 2025.

L’applicazione dei meccanismi richiesti – si legge nel documento – consentirebbe di:

  • Ristabilire l’equilibrio economico aziendale compromesso nel bilancio 2024;
  • Ridurre la morbilità e la mortalità nel territorio;
  • Potenziare l’erogazione dei LEA carenti;
  • Recuperare la mobilità passiva, che nel 2024 è costata 2,5 milioni di euro per soli 67 pazienti fuori regione;
  • Rafforzare le competenze professionali locali;
  • Garantire l’equità di accesso alle cure e il diritto alla salute per tutta la popolazione vibonese.

In merito alla governance delle risorse, i promotori della richiesta indicano tre possibili fonti di copertura:

  1. Il fondo di solidarietà e sussidiarietà;
  2. Le quote accantonate in gestione sanitaria accentrata, da destinare all’implementazione dei LEA carenti;
  3. Il recupero della quota premiale mai utilizzata per il territorio di Vibo, prevista dal DCA 217/2023.

L’auspicio dei sindaci e della Commissione Straordinaria è che il presidente Occhiuto accolga la richiesta e avvii un confronto istituzionale serio e costruttivo. L’obiettivo, si legge tra le righe, è semplice ma urgente: riequilibrare un sistema che da troppo tempo lascia il Vibonese ai margini del diritto alla salute.

L’incontro è stato proposto per giovedì 10 luglio 2025 alla Cittadella regionale o in una data alternativa ma sempre di mercoledì o giovedì, per garantire la presenza in sede dei Commissari dell’Asp.

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