sabato,Aprile 20 2024

Vaccini anti-Covid, Calabria ancora ultima: solo 5mila somministrazioni

Utilizzato poco meno del 22 per cento delle dosi disponibili, inoculate in prevalenza al personale sanitario. Mancano medici, infermieri e perfino siringhe

Vaccini anti-Covid, Calabria ancora ultima: solo 5mila somministrazioni

Con una percentuale pari al 21,9 per cento delle dosi consegnate, la Calabria, manco a dirlo, si colloca all’ultimo posto fra le regioni italiane nella campagna vaccinazioni anti-Covid. Gli ultimi numeri resi noti restituiscono una situazione allarmante: soltanto 5076 iniezioni su 25.630 dosi consegnate.

La stragrande maggioranza delle dosi utilizzate è stata inoculata agli operatori sanitari, mentre 525 sono andate al personale non sanitario. In maggioranza, ma di poco, le persone immunizzate sono donne (2.831), mentre gli uomini sono 2.772. La fascia di età coinvolta in misura maggiore resta quella tra i 50 e i 59 anni (1.619) seguita dai 40/49enni (1.293), 60/69 (1.185), 30/39 (1.062),20/29 (390), 70/79 (48) e 80/89 (6).

Anche stavolta, come avvenuto in passato con i ricoveri, manca un piano vaccinazioni a livello regionale e il risultato è che la confusione regna sovrana. A ciò si aggiunga la cronica mancanza di medici e infermieri, che contribuisce a rallentare l’andamento della campagna vaccinale nella regione. Ma c’è di più: mancano anche gli strumenti, ovvero le siringhe di precisione necessarie per iniettare il vaccino. Per ovviare a questa carenza si stanno utilizzando quelle usate dai diabetici per iniettare l’insulina, ma quando saranno finite le scorte si porrà un problema in più anche per i malati di diabete che potrebbero incontrare difficoltà nel reperimento delle siringhe necessarie alla loro patologia. E, come da prassi ormai consolidata, quando non si sa più a che santo votarsi viene invocata la collaborazione dell’esercito anche nella campagna vaccinazioni. La prima a richiederlo è stata, in queste ore, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

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