giovedì,Aprile 18 2024

Campagna vaccinale nel Vibonese, l’Asp fa il punto: «Le scorte ci sono, siamo un modello da seguire»

Accelerazione per gli over 80 che entro maggio avranno fatto anche il richiamo. Qualche polemica con i sindaci per lo scarso preavviso: «Miglioreremo nella comunicazione ma questa è una guerra»

Campagna vaccinale nel Vibonese, l’Asp fa il punto: «Le scorte ci sono, siamo un modello da seguire»
Campagna vaccinale a Dasà

Sono 5.756 le dosi di siero in cassaforte, mentre la prossima settimana ne arriveranno altre 4mila dell’AstraZeneca. Nessun allarme scorte, quindi, all’Asp di Vibo Valentia, nonostante i dati diffusi ieri dal Sole 24 Ore indicassero la Calabria tra le regioni in maggiore sofferenza per esiguità degli accantonamenti. «Siamo un modello da seguire», è stato rimarcato questa mattina negli uffici dell’Azienda sanitaria provinciale durante la presentazione del nuovo piano vaccinale che prevede un’accelerazione delle inoculazioni. Una stretta repentina che ha però causato disagi e malumori. Soprattutto da parte di quei sindaci che in poche ore hanno dovuto avvisare la popolazione.

La polemica dei sindaci

E se il sindaco di Acquaro, Giuseppe Barilaro, si scaglia contro l’Azienda sanitaria giudicando «pessima e vergognosa l’organizzazione», il primo cittadino di Dasà, Raffaele Scaturchio, decide di rimboccarsi le maniche e affiancare l’attività della Protezione civile: «Ho deciso di dare una mano ai volontari per snellire le procedure. È vero – ammette il primo cittadino – siamo stati avvistati solo ieri pomeriggio, ma abbiamo deciso di non lasciarci scappare questa occasione destinata ai soggetti fragili della popolazione».

Gli anziani in fila

In elenco 470 anziani distribuiti tra Dasà, Acquaro, Arena e Dinami. «Ho ricevuto la telefonata del mio medico di famiglia che mi ha detto di presentarmi alle 9.30 alla biblioteca. E così ho fatto», racconta un anziano. In sala, a inoculare le dosi, Domenico Scarmozzino, uno dei 6 medici di famiglia impegnati nella vaccinazione: «Ieri sera ho avvisato quanti più pazienti possibili, non tutti purtroppo. Se ci fosse stato più tempo sarebbe stato meglio, ma siamo in una situazione di emergenza e sappiamo che non è facile organizzare il piano vaccinale».

Le previsioni

Nelle stesse ore al secondo piano dell’Asp si svolgeva la conferenza stampa di presentazione del nuovo piano vaccinale che prevede dalle 600 alle 1000 inoculazioni al giorno. «A metà aprile saranno completate le prime inoculazioni, mentre a fine maggio completeremo il ciclo dei richiami per tutti gli ultraottantenni del vibonese», ha rassicurato il direttore sanitario Matteo Galletta.

Ora tocca anche ai docenti

Ad oggi sono state somministrate 16.413 dosi agli operatori sanitari, alle categorie fragili, ai volontari impegnati nelle attività sanitarie e agli operatori scolastici. In particolare sono stati sottoposti a vaccino 4mila tra docenti e Ata. Il 31 marzo sarà allestita una postazione a Ricadi con la possibilità di immunizzare 800 persone appartenenti al mondo della scuola, previa registrazione sulla piattaforma primula all’indirizzo http://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it.  Per gli insegnanti fuori sede che non riescono ad accedere alla piattaforma, basterà inviare una mail all’indirizzo vaccinazionescuola@aspvv.it .

Occhio agli errori e alla tessera scaduta

«L’impossibilità di registrarsi segnalata da più parti – ha specificato il direttore sanitario – è dovuta alla tessera sanitaria scaduta o senza microchip, oppure a un errore di trascrizione del codice composto da 20 cifre. In questi casi bisogna rivolgersi al medico di famiglia che comunicherà il nominativo da inserire in una lista apposita».

Vaccinare gli allettati è più complicato

Da qualche giorno sono iniziate le inoculazioni anche per gli allettati. Una procedura che richiede più tempo e personale. Da qui la decisione di richiedere i rinforzi. «Abbiamo chiesto alla Regione il raddoppio delle unità attualmente presenti, ovvero 12 medici, 26 infermieri e 20 amministrativi per potere programmare ed eseguire più somministrazioni».

«Siamo in guerra»

Sul poco preavviso circa il completamento della campagna vaccinale agli over 80, Matteo Galletta si giustifica: «Ci dispiace aver creato disagi, ma noi abbiamo programmato la vaccinazione ieri e siamo partiti subito, senza perder tempo». Ammette il difetto di comunicazione e assicura che l’Asp ha «ampi margini di miglioramento». Sul punto è intervenuto anche il segretario provinciale della Fimmg, Nazzareno Brissa, che ha inteso smorzare le polemiche: «Siamo in guerra e dobbiamo essere pronti a collaborare. È un dovere etico e morale nei confronti di chi soffre. Siamo tutti in prima linea a combattere il virus».

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