Soriano, accordo tra Comune e Università di Siena per la ricerca archeologica
La convenzione prevede ricognizioni di superficie e attività di divulgazione e coinvolgimento della comunità in collaborazione con il museo della ceramica
Dalla ricerca archeologica alla valorizzazione del ricco patrimonio delle Serre vibonesi. È questa la sintesi della convenzione stipulata dal Comune di Soriano Calabro con l’Università degli Studi di Siena Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali. [Continua in basso]
Archeologia, la convenzione con l’Università di Siena
Più nel dettaglio il progetto, riferisce l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Vincenzo Bartone «ha lo scopo di promuovere un progetto di ricerca archeologica congiunto e condiviso sul territorio comunale e una serie di attività in collaborazione con il museo della ceramica di Soriano Calabro sul versante della promozione del valore identitario del patrimonio culturale e di coinvolgimento del pubblico». Una serie di attività che coinvolgono anche la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.
Attività di ricerca e divulgazione scientifica
In base alla convenzione, il Dipartimento eseguirà negli anni 2022-2024 una serie di ricerche in forma congiunta. In particolare:
–ricognizioni di superficie sul territorio del comune di Soriano Calabro;
-attività di divulgazione e di coinvolgimento della comunità in collaborazione con il museo della ceramica. [Continua in basso]
Dal mare alla montagna, la valorizzazione della storia locale
La direzione scientifica delle ricerche è affidata al professor Carlo Citter. La presenza di esperti e professionisti nel territorio vibonese, così come una rinnovata spinta alla valorizzazione dei propri tesori è motivo di soddisfazione per il Comune: «L’Amministrazione comunale – specificano infatti – è orgogliosa di aver raggiunto questo importante accordo che qualifica e rende ancora più preziosa l’attività svolta in questi due anni e mezzo». Simili iniziative sono state concretizzate nei mesi scorsi anche a Briatico. Grazie alla proficua sinergia con le Università e le Istituzioni, la città del mare ha avviato un percorso di recupero di alcuni delle sue località simbolo. Non solo. Dai primi sopralluoghi si registrò la presenza tra gli antichi ruderi di Briatico vecchio, di tombe saracene. Tasselli in grado di arricchire la storia locale e dell’intero comprensorio vibonese.