mercoledì,Aprile 24 2024

Badia, a cento anni dalla nascita ricordato il dottor Antonio Pontoriero: intitolata a lui l’Oasi della gioventù

Cerimonia in omaggio del compianto medico condotto ed ex assessore comunale, scomparso nel 1990. Presenti i cinque figli e i sindaci di Nicotera e Limbadi

Badia, a cento anni dalla nascita ricordato il dottor Antonio Pontoriero: intitolata a lui l’Oasi della gioventù
Lo svelamento della targa sulla casa natale e nel largo intitolato al dottor Pontoriero

Il largo antistante il palazzetto dello sport di Badia – denominato Oasi della gioventù – da oggi porterà il nome del dottore Antonio Pontoriero. La cerimonia di intitolazione si è tenuta nella serata di ieri, su impulso dell’amministrazione comunale di Nicotera, in occasione del centenario della nascita del compianto medico e assessore comunale. Presenti, oltre ai suoi cinque figli e ai familiari, tanti concittadini e autorità civili e religiose – nello specifico, i sindaci di Nicotera e Limbadi Marasco e Mercuri e il sacerdote don Antonino Loiacono. [Continua in basso]

La serata ha avuto inizio con le toccanti parole del primo cittadino nicoterese Giuseppe Marasco, che ha tracciato un ricordo della figura di Antonio Pontoriero precisando che il luogo a lui intitolato non è stato scelto casualmente: il palazzetto dello sport è frequentato da moltissimi giovani che potranno così conoscere la storia di quest’uomo, la cui memoria – ha aggiunto Marasco – di uomo impegnato ma anche di marito e padre esemplare vive oggi nel ricordo dei figli Mimmo, Giuseppe, Franco, Maria e Aurelia e dei numerosi nipoti. È toccato poi al figlio Mimmo Pontoriero e al nipote, lo studente liceale Antonio Geraci, che ha sapientemente ricostruito in un libello il percorso umano, civile e professionale del nonno, ricordare la figura del dottor Pontoriero. Scoperta anche una targa sulla sua casa natale.

Antonio Pontoriero

Da tutti conosciuto come medico condotto, Pontoriero nacque da una famiglia di proprietari terrieri. Iniziò gli studi di Medicina a Messina, poi interrotti a causa della Seconda guerra mondiale, durante la quale venne arruolato in fanteria e destinato di stanza a Tortona, nell’Alessandrino. Si laureò poi a Napoli, nel 1954, e a Messina si specializzò in Igiene. Da quegli anni e fino al 1990 – anno in cui si spense prematuramente, lasciando la moglie Dina e cinque figli – avrebbe svolto l’attività di medico condotto, sempre a contatto con la gente. Accanto alla medicina, un’altra fu la sua passione: la politica. Nel 1961 entrò a far parte del Consiglio comunale di Nicotera e poi della giunta guidata dalla sindaca D’Agostino, ricoprendo l’incarico di assessore all’agricoltura e all’industria fino al 1965. In questa veste, si prodigò in ogni modo anche attraverso un fitto scambio epistolare con ministri e sottosegretari, per promuovere lo sviluppo della comunità di Badia riuscendo, tra le altre cose, a realizzare i muraglioni di contenimento della rupe di via Cipressi e via Pettarello, la sistemazione di Piazza Fontana, il miglioramento della viabilità interpoderale. Due passioni quelle per la medicina e per la politica, che avrebbe poi trasmesso al figlio Mimmo, stimato cardiologo, che ha ricoperto per due volte la carica di consigliere comunale tra il 1998 e il 1993 e di sindaco di Nicotera, tra il 1998 e il 2001, il secondo ad essere eletto direttamente dai cittadini.

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