venerdì,Marzo 29 2024

Nicotera, sinergia fra Esercito e Prociv

Evento di formazione ed informazione a favore dei giovani volontari del gruppo

Nicotera, sinergia fra Esercito e Prociv

I militari dell’esercito italiano, inquadrati nel Raggruppamento “Calabria-Sicilia Orientale” che opera nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, hanno condotto a Nicotera un’attività a favore del locale gruppo di Protezione civile volta a far conoscere le esperienze che l’esercito conduce in caso di intervento per pubbliche calamità. L’evento ha permesso di accrescere il livello di conoscenza reciproca, nell’ottica di una sempre maggiore sinergia tra le istituzioni che operano sul terreno in favore della collettività. Le Istituzioni locali hanno peraltro posto particolare enfasi sulla necessità di promuovere iniziative volte a valorizzare forme di virtuosa aggregazione della comunità locale come quella rappresentata dal gruppo di Protezione civile di Nicotera – costituito solo nel mese di giugno del 2018 – in un più ampio disegno di perseguimento del bene collettivo e di contrasto alle più diverse forme di illegalità. In tale contesto, i militari dell’esercito hanno fornito un proprio contributo promuovendo un evento di formazione ed informazione a favore dei giovani volontari del gruppo. [Continua dopo la pubblicità]

L’evento si è sviluppato prima con l’illustrazione di esempi di alcuni compiti specifici svolti dall’esercito in occasione di pubbliche calamità. Successivamente sono state condivise alcune esperienze attraverso testimonianze del personale che, a suo tempo, ha contribuito a soccorrere la popolazione nell’alluvione che ha colpito il Bellunese nell’autunno 2018. Presenti all’evento, autorità locali e cittadini a testimonianza dell’apprezzamento per la costante opera dei militari. Il personale protagonista dell’attività è tratto dal 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine e dal 66° Reggimento di Fanteria Aeromobile di Forlì che, unitamente agli altri reparti della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, sono impegnati in terra calabrese e siciliana da circa cinque mesi per aiutare le autorità di pubblica sicurezza nel presidio del territorio.

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