venerdì,Aprile 19 2024

Mileto e il suo maresciallo, encomio solenne per Demuru

Un anno fa ha lasciato la Stazione dell’Arma per guidare i carabinieri di San Nicola da Crissa. L’omaggio dell’amministrazione comunale

Mileto e il suo maresciallo, encomio solenne per Demuru

Mileto non dimentica l’operato del maresciallo maggiore Alessandro Demuru, al comando della locale stazione dei carabinieri sino a un anno fa. Il militare dell’Arma sardo ha svolto il suo servizio nella cittadina normanna per quasi otto anni, per poi assumere alla vigilia dello scorso Natale la guida della stazione di San Nicola da Crissa. Oggi arriva l’encomio solenne tributatogli dall’amministrazione comunale di Mileto guidata dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano, “per il lodevole impegno profuso a favore della comunità locale, per le spiccate doti umane e professionali e per la capacità di prevenire e reprimere sul nascere le attività criminose”. E, ancora, “per aver garantito l’ordine e la sicurezza pubblica, profondendo nella popolazione un diffuso senso deterrente per la piccola criminalità in ambito locale, così da contribuire a rendere il territorio del comune più tranquillo e sereno”.

Il riconoscimento gli è stato assegnato nel corso di una cerimonia svoltasi nella sala consiliare di Palazzo dei Normanni. Presenti all’incontro, oltre al sindaco e a diversi esponenti dell’amministrazione comunale, l’attuale comandante di stazione Clelia Picascia, il suo vice Francesco Catalioti, il comandante di Polizia municipale Salvatore Ferrara con il vice Renato Parrone, numerosi esponenti delle realtà associative attive sul territorio e tanti semplici cittadini.​ Nel corso della cerimonia sono stati molti gli attestati di stima rivolti al rappresentante della beneamata, a dimostrazione del buon ricordo lasciato e di quanto apprezzato sia stato il lavoro di Demuru dai miletesi. Dal canto suo, il maresciallo maggiore ha ripercorso visibilmente emozionato gli anni trascorsi nella cittadina normanna. Ricordando i momenti belli e quelli tristi, in particolare inerenti alla morte del 15enne Francesco Prestia Lamberti ad opera di un coetaneo. Un episodio – ha concluso – “che ha colpito nell’intimo la popolazione e che ha reso indubbiamente diverso il clima del territorio”. [Guarda la foto dopo la pubblicità]

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