Drapia, boom del mercato immobiliare dopo l’inizio dei lavori della strada per Tropea: «Case andate a ruba»
Dagli interventi sulla viabilità al recupero delle aree dismesse, passando per ciclovie e strutture scolastiche, il sindaco Porcelli racconta la rinascita del borgo alle pendici del Monte Poro
Dopo decenni di attesa, sono finalmente partiti i lavori di ammodernamento della storica strada “Briganteu”, destinata a collegare Drapia a Tropea. Un’opera strategica per il territorio la cui realizzazione è stata avviata grazie a un finanziamento di oltre 2,2 milioni di euro nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo “Calabria – Svelare bellezza”. Un intervento che non solo migliorerà la viabilità e la sicurezza del territorio, ma che ha già avuto un impatto tangibile sul mercato immobiliare locale. «Appena si è saputo dei lavori, i prezzi sono decuplicati», afferma a Il Vibonese il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli, sottolineando come l’avvio dei cantieri abbia già innescato una forte domanda proprio nel settore delle abitazioni.
Parallelamente, importanti sviluppi riguardano la Strada Provinciale 17, arteria fondamentale ma che da anni versa in condizioni critiche. Proprio il sindaco di Drapia ha più volte denunciato la pericolosità del tratto: «La Sp 17 è un incubo», scriveva a inizio anno, in una lettera aperta indirizzata al presidente della Provincia Corrado L’Andolina. Oggi però il primo cittadino celebra l’ottenimento di importanti finanziamenti volti proprio alla messa in sicurezza di quel tracciato.
In questo scenario di trasformazione, abbiamo intervistato il sindaco Porcelli per fare il punto sulle principali iniziative in corso e sui progetti futuri.
Sindaco partiamo da un bilancio del programma amministrativo: a che punto vi trovate oggi?
«Abbiamo seminato molto nel primo mandato (2019-2024) e ora iniziamo a raccogliere i frutti. Abbiamo avviato numerosi cantieri: dal potenziamento della rete fognaria e della rete idrica, con la realizzazione di pozzi e il recupero di sorgive per contrastare l’annoso problema della carenza idrica, alla riqualificazione delle scuole grazie a un contributo regionale di oltre 650.000 euro per l’adeguamento strutturale e il miglioramento energetico.
Particolare attenzione è stata rivolta anche al cimitero comunale, con interventi annuali che lo hanno trasformato in un vero e proprio “bijou” e un nuovo finanziamento regionale che ne permetterà l’ampliamento. Inoltre, stiamo lavorando alla riqualificazione del Castello Galluppi per creare una biblioteca e un museo, valorizzando i reperti archeologici del territorio, che sono straordinari. Non appena sarà completato il restauro di questi reperti apriremo il museo».
Quali sono gli interventi più significativi realizzati finora?
«Io partirei proprio dalla depurazione, dal lavoro avviato sulla rete fognaria e sulla rete idrica, che è fondamentale. L’acqua è una risorsa che si sta sempre di più assottigliando e spero che quanto fatto possa dare risultati già nella prossima estate. Poi c’è sicuramente la strada “Briganteu” e cioè il collegamento Drapia-Tropea, fondamentale per far rinascere Drapia. E il cambiamento c’è già. Basti pensare che appena si è saputo dei lavori su questa strada, gli immobili sono andati a ruba, i prezzi sono decuplicati. Tutto ciò darà a noi la possibilità di attingere a Tropea, che da noi dista due chilometri, in termini di turismo. E a Tropea stessa darà la possibilità di allargarsi come spazi verdi, visto che ormai è satura.
Noi beneficeremo sicuramente della bellezza di Tropea, delle risorse che Tropea ci dà. Il turismo sicuramente arriverà presto qui da noi.
Dobbiamo fare in modo di essere complementari a Tropea. Abbiamo le bellezze naturalistiche, abbiamo la storia, i percorsi ciclopedenali, i mulini, l’archeologia, abbiamo tutto quello che può servire come alternativa al mare».
Parlava della strada “Briganteu”, un’opera strategica per Drapia. A che punto sono i lavori?
«Siamo nella fase in cui si sta facendo il tracciato principale, è un’opera veramente mastodontica trattandosi di un’area che è a rischio idrogeologico, quindi chiaramente ci vogliono degli interventi fatti con particolare attenzione. Non per niente si parla di un investimento di 2 milioni di euro, con il quale ritengo riusciremo a fare bene. Siamo stati fortunati anche con la ditta che ha appaltato quest’opera, stanno lavorando bene, sono attenti e ci tengono al lavoro che stanno portando avanti. Crediamo di riuscire a finire un’opera del genere entro il 2026, almeno è quello che spero».
Restando in tema viabilità, più volte ha denunciato le criticità della Provinciale 17. Qual è la situazione ad oggi?
«La SP17 non è più una strada: è una mulattiera. L’ho denunciato anche pubblicamente. Fortunatamente, il presidente della Provincia, L’Andolina, si è attivato e abbiamo ottenuto due finanziamenti da 500mila euro ciascuno. I lavori partiranno tra il 2025 e il 2026. Non si potrà rifare tutta, ma almeno tornerà praticabile, sicura. In parallelo, altri 2,5 milioni serviranno a mettere in sicurezza il tratto tra il bivio di Gasponi e Cupuja, fondamentale per Drapia».
Ci sono stati anche altri finanziamenti sempre in tema di viabilità
Sì, la mia amministrazione ha puntato moltissimo sulla viabilità, uno dei temi più importanti perché le infrastrutture servono poi per portare risorse al territorio. Una di quelle strade importanti che stiamo già realizzando è quella dei Discepoli di Padre Pio, grazie a un finanziamento ottenuto con l’emendamento Mangialavori di 800 mila euro che permetterà proprio di raggiungere la Cittadella di Padre Pio che sarà una risorsa straordinaria del territorio. Insieme al Medical Center, dovrebbe sorgere quest’altra struttura, un ospedale di circa 800 posti. Quindi è chiaro che cambierà il volto della nostra realtà.
Accanto a questo ci sarà poi la strada che collega le due frazioni più grandi di Caria e Brattirò. Una strada che è da decenni che si aspetta, come gran parte delle nostre opere. Opere che adesso sono tutte in fase di realizzazione. Non abbiamo più sogni nel cassetto, se non quelli che programmeremo per il futuro.
Lei accennava prima alla valorizzazione di aree dismesse
«Sì, abbiamo colto al volo l’opportunità per riqualificare strutture dismesse come il centro sportivo di Sant’Angelo: 30mila metri quadrati che abbiamo in comodato dalla Provincia e per cui avevamo già un progetto pronto. Speriamo di riuscire ad ottenere il finanziamento perché potremmo davvero raggiungere un risultato straordinario dal punto di vista di sviluppo turistico con la realizzazione del campo da calcio, della pista, diventando un punto di riferimento anche per lo sport con una struttura sportiva che raccoglierebbe i territori circostanti che vanno da Zungri, a Spilinga, da Zaccanopoli a Tropea e Parghelia».
Uno degli ultimino finanziamenti ottenuti riguarda una ciclovia turistica
Sì, è un progetto di 50mila euro che ci permetterà di collegarci ai comuni di Zungri e Zaccanopoli, valorizzando grotte, aree archeologiche e paesaggi rurali. È previsto anche un sistema di bike sharing con punti di ricarica elettrica. È un piccolo grande passo verso una mobilità sostenibile.È un progetto su cui abbiamo creduto fortemente e ci siamo guadagnati questa opportunità. Di questo devo essere grato a tutta la squadra che lavora con me in Comune. La mia risorsa maggiore è avere accanto a me un gruppo di lavoratori che non si preoccupa dell’orario ma che guarda al raggiungimento di obiettivi.
Quali sono i progetti futuri dell’amministrazione?
«Stiamo lavorando al piano strutturale comunale, che speriamo di portare presto in Consiglio. Un altro sogno è la realizzazione di una teleferica su un depuratore dismesso, che permetta ai turisti di godere del tramonto sullo Stromboli e sulle isole Eolie. Poi, in generale, ciò su cui puntiamo fortemente è creare ponti con i comuni limitrofi, eliminando barriere e favorendo la collaborazione, come ci ha insegnato Papa Francesco che ho avuto l’onore di incontrare a Roma nel 20 gennaio 2024, uno dei momenti più emozionanti della mia amministrazione».