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Da tutta la Calabria a Tropea per parlare di scuola e innovazione, il prefetto agli studenti: «Voi potete restituire dignità a questa terra»

Oltre 600 tra studenti e docenti hanno preso parte a una tre giorni di laboratori e incontri. Tra gli ospiti oltre ad Anna Aurora Colosimo, anche il vescovo Attilio Nostro e il giornalista Rai Francesco Repice

Da tutta la Calabria a Tropea per parlare di scuola e innovazione, il prefetto agli studenti: «Voi potete restituire dignità a questa terra»

Dal 26 al 28 maggio scorsi, l’IIS Galluppi di Tropea ha organizzato, in qualità di scuola polo nazionale per la didattica digitale, la seconda edizione di “Tropeaborgosteam”. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività di “Scuola Futura”, la piattaforma del Pnrr dedicata alla trasformazione del sistema scolastico attraverso formazione, buone pratiche e nuovi modelli educativi. Oltre 600 partecipanti tra studenti e docenti, provenienti da 20 scuole calabresi – di primo e secondo grado – hanno preso parte alla tre giorni articolata in 14 laboratori, con il supporto di esperti esterni. «Le attività – come si legge in una nota diffusa dal Galluppi – si sono concentrate su metodologie innovative, uso dell’intelligenza artificiale e approccio integrato alle discipline Steam».

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Ad aprire l’evento, ospitato nel teatro La Pace del villaggio omonimo a Drapia, l’intervento del giornalista Rai Francesco Repice. Di origini calabresi ed in particolar modo tropeane, ha ripercorso i passaggi chiave della propria formazione, dal liceo classico a Cosenza alla carriera in radio, sottolineando il ruolo della scuola nel costruire percorsi. «Un’occasione – continua la nota – per collegare il lavoro giornalistico alla didattica, e per offrire ai ragazzi un invito a riconoscere valore alla propria terra».

La conduzione della manifestazione è stata affidata a Lorenzo Micheli, che ha accompagnato il pubblico tra i diversi momenti, alternando interviste e presentazioni. Nel suo intervento iniziale, il dirigente scolastico Nicolantonio Cutuli ha posto l’accento sull’importanza del confronto tra scuole calabresi mettendo in evidenza la volontà di costruire uno spazio comune: «È sempre bello rivedervi, diversi, ma le scuole calabresi così le vedo: le immagino come una comunione e anche una socializzazione, un incontrarsi, in una regione lunga 800 chilometri di costa che non sono pochi. E per essere qui da Crotone ci vogliono tre ore, ma anche dalla provincia di Cosenza. Non è una cosa semplice. Vedervi qui tutti insieme chiamati dai vostri dirigenti scolastici a far parte di questo bellissimo evento è per me una immensa gioia. È questa la scuola che immaginiamo, è questa la scuola che vogliamo».

Tra i relatori anche Massimiliano Ventimiglia che ha riflettuto sulla centralità delle competenze trasversali nelle sfide future. Secondo Ventimiglia, la lettera ”A” di arte all’interno delle Steam (Science, technology, engineering, art and mathematics) richiama la necessità di un approccio integrato, capace di tenere insieme tecnica e immaginazione, logica e sensibilità. Infatti ha sottolineato: «Intrecciamo la logica della scienza con la bellezza dell’arte, la precisione della matematica con l’empatia delle scienze umane. Possiamo immaginare un futuro che sia intelligente e profondamente umano, ma senza il sogno, nessun razzo avrebbe mai lasciato la terra». La plenaria conclusiva del 28 maggio ha raccolto gli interventi di studenti e docenti. A intervallare le testimonianze, un’esibizione coreutica del Liceo Capialbi di Vibo Valentia. Sono intervenuti, tra gli altri, il vescovo della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea Attilio Nostro, il prefetto di Vibo Valentia Anna Aurora Colosimo e il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli.

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Nel suo intervento, il vescovo ha sottolineato il valore della partecipazione studentesca, affermando: «Senza la vostra partecipazione e il vostro ingegno questo evento non sarebbe stato così bello. I ragazzi si impegnano, credono, sperano e hanno diritto a trovare una scuola ma anche una Chiesa che sappia renderli sempre più protagonisti di una storia che ancora deve essere scritta». Il prefetto Colosimo ha riconosciuto nell’iniziativa un’immagine positiva della nostra terra: «Qui c’è quella Calabria che mi piace vedere e che molto spesso viene nascosta da fatti ed episodi che sicuramente non sono un ottimo biglietto da visita. Oggi invece siamo in un luogo di bellezza, in un posto magico, e la bellezza di voi giovani. In questo territorio che viene definito povero ci sono tante intelligenze e tante risorse che aspettano di uscire fuori per dare un contributo alla crescita della Calabria lasciandosi ispirare sempre dai principi di legalità e trasparenza, bisogna credere nel proprio lavoro con la forza e la potenza che voi giovani avete». Poi l’appello ai giovani: «Restituite dignità a questa terra, alla Calabria perché avete la forza: non fermatevi e andate avanti per questa strada».

La dirigente tecnica dell’Ufficio scolastico regionale Calabria, Lina Zaccaria, ha descritto il percorso formativo 4+2, che integra scuola superiore, ITS e università, in un’ottica di continuità tra formazione e mondo del lavoro. Un’opportunità, ha spiegato, per consolidare legami tra istituzioni scolastiche e imprese.

Nel discorso finale, il dirigente Cutuli ha ringraziato studenti e docenti sottolineando la qualità del lavoro svolto: «Voi siete assoluti protagonisti all’interno di quel bellissimo teatro. Ci avete fatto capire in quale direzione la nostra scuola deve andare: verso l’innovazione, la sperimentazione di tutte quelle metodologie che solo voi generazioni presenti e future sapete dare a noi. E noi vi guideremo e cercheremo di mettere a vostra disposizione tutti gli strumenti che il ministero dell’Istruzione ci affiderà. Ma credetemi – conclude -, ci avete fortemente emozionato».

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