giovedì,Aprile 18 2024

Vittime di mafia, Martino Ceravolo guida la protesta a Roma – Video

Anche il padre di Filippo all’iniziativa, promossa a Montecitorio da Libera, per chiedere un riordino delle leggi che disciplinano i diritti delle vittime innocenti

Vittime di mafia, Martino Ceravolo guida la protesta a Roma – Video
I familiari delle vittime innocenti di mafia a Roma

I familiari delle vittime di mafia tornano a Roma. E, sotto le insegne di Libera, rivendicano – con il silenzio – i diritti che le leggi disseminate tra un codice e un altro, inapplicate, continuano nei fatti a negare: equiparazione ai caduti nell’adempimento del proprio dovere e valutazioni singole di casi… singoli, perché ogni storia è una storia a sé.

Tra i manifestanti arrivati da tutta Italia, una folta rappresentanza di calabresi. A parlare per tutti, è stato Martino Ceravolo, il papà di Filippo, caduto da innocente mentre imperversava nelle Serre vibonesi una cruenta guerra di ‘’ndrangheta. A Martino tocca il compito di consegnare ai palazzi del potere il messaggio-appello per un riordino generale di tutte le norme che disciplinano i cosiddetti “benefici”, che in realtà diritti sono, per le vittime innocenti della mafia: «Quello che è successo a noi non deve succedere a nessuno. Non solo ho perso un figlio a 19 anni, ma devo venire pure a combattere, dalla Calabria, a chiedere sempre le stesse cose. Siamo stufi», dice davanti alla sede di Montecitorio dove nel frattempo si vota il milleproroghe.

«C’è una legge – aggiunge Martino Ceravolo – sullo status di “vittime di mafia” che prevede l’assunzione diretta. Ma né alla Regione né altrove in Calabria qualcuno di noi ne ha beneficiato».

Mentre Libera e i manifestanti protestano in piazza, nelle stanze del potere non ci sono orecchie pronte a cogliere l’eco della piazza. Ma la battaglia è solo all’inizio. E da quella piazza, prima o poi, la politica dovrà pur passare.

[ppcam]

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