mercoledì,Aprile 24 2024

Padri separati e limitazioni. «Per una falla nella legge non posso stare con mio figlio» – Video

Il bambino in Sicilia con la madre. Il padre chiede di portarlo con sé in Calabria ma non c’è chiarezza sul rientro del minore nella propria residenza. L’appello: «Aiutatemi»

Padri separati e limitazioni. «Per una falla nella legge non posso stare con mio figlio» – Video

«Mio figlio tutte le sere mi chiama e mi dice “perché non vieni? Quando finisce questo virus? L’altro giorno sono andato da lui, gli ho dovuto spiegare che potevo andare a trovarlo ma non potevo portarlo a casa con  me…».

Questa è la storia di un padre separato, vive e lavora in Calabria. Suo figlio di 6 anni è stato affidato alla madre che si è trasferita in Sicilia. Una separazione difficile nel 2018, come lo sono la maggior parte delle separazioni. Il padre può vederlo due week-end al mese. Così ha deciso il giudice. Ma poi scoppia l’emergenza sanitaria. La pandemia da coronavirus  vieta gli spostamenti fino al 4 maggio. Sono tempi duri. In un primo momento comprende la situazione. Ma i giorni passano. Passano le settimane. Passano i mesi. [Continua]

Poi scatta la fase due. «Il 5 maggio ho contattato la mia ex moglie. Le ho chiesto di potere trascorrere una settimana con mio figlio, per recuperare il tempo perso. Mi è stato negato con una Pec».  L’uomo ha deciso di inviare una mail al Team giustizia e affari istituzionali. «Un padre  separato può andare a trovare i  figli minorenni in altra regione?  E la risposta non si è fa attendere. Eccola testualmente: “A seguito della segnalazione del suo caso, la Presidenza del Consiglio ha provveduto ad adeguare la Faq di chiarimento al Dpcm del 26 aprile riguardo alle misure della Fase due, per cui (…) gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche in ambito extraregionale”.

Un passo avanti, ma non basta. Il minore, trascorso il fine settimana a casa del padre, una volta rientrato in Sicilia, dovrà stare in quarantena? E con lui anche la madre? Per la Regione Calabria non è necessario. La Regione Sicilia sul minore non si esprime.

Ritardi e vuoti legislativi che di fatto gli impediscono di esercitare il proprio diritto. «Non è solo la mia battaglia – racconta – è la battaglia di tutti quei padri e madri separati di cui nessuno si occupa. Desidera portarlo in Calabria, nella sua casa. «Voglio trascorrere dei giorni insieme a mio figlio. Preparargli la colazione, giocare con lui, leggergli una fiaba e dargli il bacio della buonanotte».

Rientra a Vibo dall’Emilia ma da otto giorni attende l’esito del tampone

top