giovedì,Marzo 28 2024

Pizzo dice addio al maestro gelatiere Angelo Belvedere

Custode di una lunga tradizione familiare che risale ai primi del ‘900, "il Gatto" se n’è andato all’età di 79 anni

Pizzo dice addio al maestro gelatiere Angelo Belvedere
Angelo Belvedere, "Il gatto"

Se n’è andato nella stagione che lui amava. Se n’è andato in un giorno d’estate. Non ce l’ha fatta a vedere la sua piazza piena di turisti. Non ce l’ha fatta a scambiare quattro chiacchiere con gli ospiti nuovi e vecchi della sua Pizzo. Né a farli accomodare ai suoi tavolini per offrirgli il “miglior gelato di Pizzo”. Angelo Belvedere, per tutti “il Gatto”. Il suo fare sicuro, un po’ burbero e troppo schietto attirava qualche critica e antipatie da parte della concorrenza, ma poi, in fondo, si sapeva far volere bene, perché era buono e generoso.

Aveva 79 anni, un infortunio a casa lo aveva debilitato. È spirato la scorsa notte all’ospedale di Lamezia Terme. Non era “un maestro gelatiere”, Angelo era “il maestro gelatiere“. Fu il nonno Antonio nel 1901, ad aprire la prima gelateria a Pizzo, in piazza della Repubblica, quella che poi negli anni diventò il salotto buono della città turistica del Vibonese. La famiglia Belvedere fu pioniere e ad essa si deve la denominazione di “Pizzo città del gelato“. E così Pizzo perde oggi un pezzo di storia. Angelo ha lasciato una eredità importante ai suoi figli e ai suoi nipoti, che porteranno avanti la tradizione. Una tradizione d’arte, cultura, gusto, accoglienza, calore umano, valori, passione, cuore. Una tradizione calabrese.

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