giovedì,Marzo 28 2024

Iscritti da 45 anni, l’Ordine premia ventidue medici vibonesi

Un riconoscimento ad esperienze professionali fatte di passione e dedizione alla causa. Tra i premiati Lidio Vallone: «Anche in pensione continuo a sentirmi un medico»

Iscritti da 45 anni, l’Ordine premia ventidue medici vibonesi

Il camice bianco cucito addosso, il lavoro di medico svolto con un profondo senso del dovere. Sono 22 i medici vibonesi premiati quest’anno dal proprio ordine provinciale di appartenenza per i 45 anni di iscrizione all’ordine stesso. Una medaglia d’oro destinata ai dottori Antonino Giuseppe Albanese, Bruno Alia, Francesco Carchedi, Vincenzo Carchedi, Ferruccio Codeluppi, Vincenzo Corrado Colistra, Domenico Consoli, Pasquale Cuppari, Giovanbattista De Iorgi, Antonio Euticchio, Domenico Franzè, Gaetano Candido Grillo, Francesco Lombardi Satriani, Mario Luciano, Giuseppe Manfrida, Biagio Milano, Antonio Naccari, Domenico Ruffo, Vincenzo Santamaria, Francesco Silvio Sicari, Michele Soriano e Lidio Vallone. Per i premiati e per le loro famiglie, una cerimonia ricca di significati che attesta l’impegno svolto sui loro territori di competenza, negli ospedali, negli studi medici, al capezzale dei malati.

Vallone: “Anche in pensione continuo a sentirmi un medico”

Il dottor Lidio Vallone

Storie di vita professionale fatte di studio, passione e dedizione alla causa. Come quella di Lidio Vallone, che qui abbiamo sentito in rappresentanza di tutti i premiati. Oggi in pensione, il suo studio fu un vero punto di riferimento per Briatico e tutto il suo comprensorio. Una storia che parte ben 46 anni fa, il 6 novembre del 1974. Al ruolo di medico, il dottor Vallone – insieme al fratello Agostino, anch’egli stimato medico – unì la passione per la politica andando a ricoprire prestigiosi incarichi negli anni d’oro del Partito socialista (poi passò con il Pd), al Comune, alla Provincia di Vibo e alla Regione Calabria. Il legame con il suo paese d’origine e con la città di Vibo rimane saldissimo. Il rapporto con i pazienti, di riflesso, non poteva che essere viscerale. Tant’è che prima del pensionamento tutti si sono premurati di chiedergli se avessero potuto tenerlo come punto di riferimento. Nel commentare la medaglia d’oro, il dottor Vallone ha così ringraziato l’ordine «per la possibilità di ripercorrere tutta la mia vita professionale avuta nel corso della premiazione. Oggi – ha aggiunto – non mi sento in pensione poiché continuo a sentirmi ciò che meglio so essere nella mia vita: un medico. Con lo stesso entusiasmo, la stessa passione, lo stesso impegno di 45 anni fa».

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