giovedì,Aprile 18 2024

L’impegno dell’Arma nel Vibonese contro la violenza sulle donne

In sinergia con la locale Procura sono state diverse le attività a tutela delle persone indifese e tante le conferenze ed i contatti con le scuole per incoraggiare le vittime alla denuncia

L’impegno dell’Arma nel Vibonese contro la violenza sulle donne

Quotidiano è l’impegno dei carabinieri nel contrasto ai reati che vedono le donne vittime di violenza. L’Arma, anche grazie alla capillare presenza delle Stazioni sul territorio della provincia di Vibo Valentia, ha rivolto particolare attenzione alla prevenzione del fenomeno, potendo contare su uomini e donne altamente specializzati, nonché sulla presenza di referenti dedicati allo specifico settore, nella considerazione che la tutela delle donne, e più in generale delle persone indifese, costituisce una delle prerogative dell’istituzione.

Il supporto fornito da parte dei carabinieri è stato efficace grazie anche all’attività di contatto con le scuole in epoca antecedente la pandemia e con le conferenze sulla violenza di genere istituite negli istituti di tutta la provincia. Incontri che risultano particolarmente utili per indirizzare le attenzioni, prevenire e incoraggiare le vittime nel momento in cui prendono coscienza degli abusi subiti. Si tratta di una vera e propria rete antiviolenza che opera in perfetta sinergia con la Procura della Repubblica diretta dal procuratore Camillo Falvo che, grazie alla sensibilità sua e dei suoi sostituti, realizza collaborazioni stabili capaci di affrontare il fenomeno della violenza contro le donne e le c.d. “fasce deboli”, con obiettivi comuni e modalità condivise, fornendo al contempo un supporto socio-sanitario e assistenziale.
Anche la partecipazione a manifestazioni come la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne tenutasi in piazza Pio XII a Mileto, dove è stata istituita una panchina rosa, è stata un’occasione per dare impulso alle donne ad avvicinarsi alle istituzioni. Un’iniziativa che ha come obiettivo quello di alimentare la fiducia delle vittime in chi può aiutarle ad abbattere il muro dell’omertà e della paura che, a queste latitudini, è quasi uno stile di vita.

Il 17 luglio 2019 è stato approvato definitivamente dal Senato il cosiddetto codice rosso e i carabinieri di Vibo Valentia non hanno perso tempo per approfittare dei nuovi mezzi legislativi messi a disposizione con questa legge, attirando l’attenzione dei media nazionali. A Serra San Bruno infatti, appena un mese dopo, grazie al monitoraggio attivato dai carabinieri, un uomo ritenuto responsabile di minacce e molestie nei confronti di una donna, è stato posto immediatamente gli arresti domiciliari. In provincia di Vibo Valentia nell’anno in corso, nell’ambito delle attività del cd. “codice rosso”, i carabinieri hanno eseguito una decina di arresti e denunciato un centinaio di persone, mentre 120 sono stati gli interventi per liti in famiglia e rintraccio di minori scappati di casa a seguito di liti con i genitori. Le tempestive indagini hanno anche consentito di eseguire numerosi provvedimenti urgenti come allontanamenti dalla casa familiare, divieti di avvicinamento e qualche obbligo di dimora. Le donne che si rivolgono alle Stazioni dei carabinieri non solo ricevono conforto e assistenza ma, aldilà della formalità della denuncia, vengono anche indirizzate ai centri antiviolenza fornendo loro tutti i contatti necessari per aderire al meglio alle peculiarità di ogni singolo caso.

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