martedì,Aprile 23 2024

Charis, la grande impresa solidale guidata dall’Istituto Enrico Gagliardi di Vibo

Il progetto è stato ideato e proposto dal docente e giornalista Nicola Rombolà. Lunedì la consegna alle associazioni di ben 600 confezioni contenenti prodotti alimentari. Saranno donate a chi vive in condizione di indigenza

Charis, la grande impresa solidale guidata dall’Istituto Enrico Gagliardi di Vibo

L’Istituto professionale Enrico Gagliardi di Vibo Valentia esprime la sua gratitudine per «la partecipazione corale e la rete solidale che si è creata per dare una mano alle famiglie che vivono la condizione di indigenza, come messaggio di fiducia e speranza per queste feste». Ciò si è reso possibile grazie al programma Charis (Curare l’humanitas per rigenerare la solidarietà. Grazie a Charis, infatti, lunedì prossimo avverrà la distribuzione alle associazioni di circa 600 confezioni contenenti vari doni alimentari. «Nonostante la chiusura imposta dall’emergenza sanitaria – si legge in un comunicato dell’Ipseoa Gagliardi – i laboratori sono stati riaperti, grazie alla generosità e al contributo di diverse associazioni di volontariato». La scuola così diventa non solo luogo di apprendimento e formazione, ma anche casa di solidarietà. «Charis – spiega la nota – è una parola pregna di significati che affonda le radici nel patrimonio mitico e culturale della Grecia. La possiamo tradurre con grazia, bellezza, bene, dono, cura, da cui si origina la Caritas latina e la gratitudine. Ma è anche uno “stato di grazia”, capace di restituire tutto ciò che si offre e si sente, come quando si riceve il beneficio di una grazia».

Le cucine dell’Istituto Gagliardi al lavoro

Due giorni ogni mese

L’istituto Gagliardi ha così programmato di dedicare due giorni al mese alla solidarietà, per preparare e produrre alimenti da destinare alle famiglie  bisognose. «Queste iniziative – è scritto nella nota diffusa alla stampa – mirano anche a legare il cibo alla crescita sociale ed economica del territorio, per far riscoprire il valore della reciprocità e delle sue importanti risorse. La vera crescita passa dal sentimento che si genera attraverso la condivisione, nella tessitura di rapporti e di relazioni che facciano emergere le belle e buone azioni, a partire da quelle umane. Non è concepibile che ci siano famiglie, bambini o anziani, che non abbiamo l’indispensabile per nutrirsi, mentre c’è spreco, un intollerabile consumismo e tanto egoismo. L’indifferenza verso la sorte altrui è una epidemia ancora più devastante della pandemia».  

Primi passi già a Pasqua

Già a primavera, in prossimità delle feste pasquali, con la prima ondata dei contagi e la chiusura totale delle attività, l’istituto Gagliardi aveva già aperto i suoi laboratori con il progetto Casa (Cucine aperte per la solidarietà alimentare), poi ha partecipato all’iniziativa la Solidarietà è servita, promossa dalla Us Vibonese Calcio nel mese di maggio, con il Gruppo di cuochi e pasticceri volontari animato dall’ex studente del corso serale Giovanni Colacresi. Anche per queste festività natalizie, vissute per la prima volta in piena emergenza, la rete del volontariato si è messa all’opera. Già da mercoledì scorso è iniziata la preparazione di prodotti. E lunedì ci sarà quindi la distribuzione dei prodotti preparati (marmellate di arance biologiche, biscotti della tradizione natalizia come mustacciuoli e susumelle, biscotti mandorlati e cioccolatini offerti).

I primi pacchi dono pronti per la consegna

I partner dell’iniziativa

Ad attivarsi, come in precedenza, oltre al contributo del presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano, la Fondazione Banco alimentare regionale, guidato da Giovanni Romeo con il sostengo di Antonello Murone (presidente comitato di Vibo Valentia), la Croce Rossa provinciale presieduta dall’instancabile Caterina Muggeri, il Gal Terre Vibonesi con il presidente Vitaliano Papillo, Italia Nostra sezione di Vibo Valentia, Libera Vibo (con il referente Giuseppe Borrello e la cooperativa Valle del Marro – Libera Terre),  l’associazione Condividiamo (grazie all’impegno di monsignor Giuseppe Fiorillo), la Vibonese Calcio con il progetto la Solidarietà è servita  e diverse aziende del territorio, tra cui la Tonno Callipo e la Distilleria Caffo, e altre aziende familiari come il pastificio delle Sorelle Salerno (Cutro), l’azienda agricola Santa Croce (San Nicola di Limbadi) e l’Apicultura Fiorillo (Piscopio Vibo).

Il Gruppo Pubbliemme

Ad abbracciare il percorso di solidarietà tracciato da Charis anche il presidente del Gruppo Pubbliemme Domenico Maduli. «Lo ha fatto – si legge nel comunicato dell’Ipseoa di Vibo Valentia – con sensibilità umana e responsabilità etica, come nelle migliori e più nobili tradizioni imprenditoriali, affinché ogni attività abbia un fine etico-sociale e solidale. Per costruire una comunità forte – chiosa la nota – è necessario prendersi cura delle persone più fragili e investire nella cultura, nell’educazione, nella formazione umana, secondo l’esemplare opera e messaggio di Adriano Olivetti».

Il presidente della Vibonese Pippo Caffo e il responsabile marketing Daniele Cipollina

Un calcio… alla povertà

Preoccupato dal dilagare del problema sociale, il dirigente scolastico Pasquale Barbuto così ha motivato il personale scolastico (docenti, assistenti tecnici e collaboratori, insieme al personale dell’annesso Convitto, per costituire una “brigata” che potesse portare avanti l’opera di aiuto ai bisognosi. La Scuola al servizio del territorio e dei cittadini, in questo caso per cercare di alleviare le sofferenze di chi non ha il necessario, come il cibo. Dopo la straordinaria esperienza vissuta attraverso l’iniziativa di solidarietà voluta dall’Us Vibonese Calcio, del suo presidente Pippo Caffo insieme all’intraprendenza del direttore di Marketing e della Comunicazione della U.S. Vibonese Calcio, Daniele Cipollina (anche in questa occasione non ha fatto mancare il suo importante contributo), continua quindi il percorso che segna il cammino di un istituto scolastico che si fa carico dei problemi del territorio e si sa mettere in gioco, anche in situazioni di estrema difficoltà.

Il docente e giornalista Nicola Rombolà

Un progetto anche editoriale

A dare risonanza culturale anche una iniziativa di carattere editoriale e sociale: la creazione di una silloge poetica dedicata ai temi sociali e umanitari. Hanno aderito poeti dell’intero territorio nazionale (ma in seguito verranno coinvolti anche poeti internazionali), dal titolo Le Muse dell’Agape – Testimoni di umanità, nata per contrassegnare anche con il dono della poesia, la solidarietà e il sentimento della pietas. Il progetto è stato ideato e proposto da Nicola Rombolà, docente responsabile del percorso di solidarietà “Charis” e presidente di Italia Nostra (sezione di Vibo Valentia), che Domenico Maduli ha promosso in quanto rientra nella mission della Pubbliemme.

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