giovedì,Aprile 25 2024

Mileto, al via il bando per la realizzazione di un centro d’accoglienza

Il finanziamento di circa un milione di euro prevede l'ospitalità, per il prossimo triennio, di 24 migranti sul territorio comunale

Mileto, al via il bando per la realizzazione di un centro d’accoglienza
Il Comune di Mileto

Ammonta a poco meno di un milione di euro il finanziamento erogato dal ministero dell’Interno per l’attuazione di un Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) sul territorio comunale di Mileto. Il bando pubblico di gara a procedura aperta per individuare l’operatore economico chiamato a garantire il servizio scadrà il prossimo 1 febbraio. Il progetto umanitario, nello specifico, prevede l’accoglienza sino al 31 dicembre 2023 di 24 migranti, titolari di protezione internazionale nell’ambito del sistema “Siproimi”. Il bando e l’iniziativa in se stessa vengono visti come «una buona opportunità lavorativa» dal sindaco Salvatore Fortunato Giordano, tra l’altro «in un settore che implica grande generosità per l’accoglienza».

Detto ciò, non è la prima volta che nella cittadina normanna vengono attuati progetti del genere, anzi. I primi centri Sprar in tema di immigrazione sul territorio comunale risalgono a diversi anni fa e hanno operato nel tempo fino a pochi mesi fa. Del resto, il dovere di ospitalità e di accoglienza multirazziale è un valore da sempre ben radicato in questa comunità.

A Mileto, non a caso, da decenni e da più generazioni vive ed è perfettamente integrata una folta rappresentanza di magrebini e sudanesi. Grande esempio di pacifica convivenza e rispetto tra popoli è dato dalla cittadinanza anche riguardo agli aspetti di carattere prettamente religioso. La città sede della più antica diocesi di rito latino del meridione d’Italia, infatti, oltre alla basilica cattedrale intitolata a Maria Assunta in Cielo e a San Nicola di Bari, tra le sue “mura” ospita da anni anche la moschea “Enna Sr”, vero punto di riferimento per i musulmani della regione e, tra l’altro, l’unica della provincia di Vibo Valentia. Si capisce bene, allora, come un progetto umanitario come quello attinente al bando in scadenza a febbraio, si inserisca perfettamente in un contesto del genere.

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