Internet e il suo uso consapevole, il Kiwanis incontra gli studenti di Vibo
Iniziativa con Istituto per geometri ed Istituto industriale in occasione della diciottesima edizione della giornata istituita dalla Commissione europea
Per la diciottesima edizione del Safer Internet Day, la giornata mondiale dell’uso consapevole della rete, istituita dalla Commissione Europea, il Club Kiwanis di Vibo Valentia, presieduto da Mario Martina, ha organizzato, in collaborazione con Istituto tecnico per geometri e Istituto industriale di Vibo Valentia, guidato dal dirigente scolastico Maria Gramendola, un momento di riflessione e approfondimento sulla tematica, coinvolgendo in presenza, sempre nel pieno rispetto delle direttive anti-Covid, i rappresentanti degli alunni delle classi del primo biennio, mentre il resto degli allievi ha seguito i lavori in collegamento on-line. Tutti hanno evidenziato spiccato interesse alla problematica, intervenendo con domande e riflessioni, a conclusione di una breve relazione sul fenomeno, tenuta dal professor Basilio Valente, docente dell’Istituto. Successivamente tutti insieme hanno partecipato ad un evento in diretta nazionale trasmesso in modalità streaming ed organizzato dal Kiwanis Distretto Italia San Marino dal titolo “Il web è più un’opportunità o un rischio?”.
Alla tavola rotonda hanno preso parte importanti personalità del mondo mediatico che hanno discusso sul corretto uso degli strumenti informatici con l’obiettivo di rendere la navigazione in rete sicura e consapevole. «La prevenzione al cyberbullismo – scrive in una nota il Kiwanis Club di Vibo Valentia – richiede un’attenzione particolare nel formare gli studenti che attraverso lo sviluppo del pensiero critico imparano ad utilizzare gli strumenti informatici con consapevolezza e ad evitare, in tal modo, eventuali rischi ad essi connessi. Lo sviluppo delle competenze digitali, permette agli studenti di accrescere il proprio background culturale spendibile in ogni campo del sapere, nell’ottica di un apprendimento permanente ed attivare canali di socialità positivi in un periodo così complesso come quello pandemico».