giovedì,Novembre 14 2024

A Ionadi nasce il “Giardino della Memoria” per le vittime del Covid

L’Associazione Valentia in collaborazione con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Arena ha piantumato 15 alberi di ulivo

A Ionadi nasce il “Giardino della Memoria” per le vittime del Covid

Luoghi simbolo dove commemorare ai posteri i morti per Covid-19, gli scomparsi per una pandemia che in tutto il mondo continua a mietere giornalmente migliaia di vittime. Questo il succo dell’iniziativa “Giardino della Memoria”, messa in atto oggi sul territorio comunale di Ionadi dall’associazione “Valentia” in collaborazione con l’amministrazione cittadina e altre realtà locali. Il progetto si è concretizzato con la piantumazione di 15 alberi di ulivo e di agrumi in tre aree verdi e l’installazione di altrettante targhette con su scritto: “Per chi ha lottato e perso. In ricordo di tutte le vittime di Covid-19”. Così come spiegano gli organizzatori, l’ulivo è stato scelto «perché fortemente radicato in tutto il bacino del Mediterraneo e perché fin dalla notte dei tempi i suoi rami sono stati scelti come simbolo di pace, amore e speranza».

La cerimonia di piantumazione si è svolta alla presenza del sindaco Antonio Arena, del vicesindaco Gabriele Prestia, degli assessori Nicolina Corigliano, Angela Morello e Gaetano Ciliberto e del presidente del consiglio Emilio Aprile. Ionadi è l’ottavo Comune in Italia ad aver aderito a questa pregevole iniziativa, promossa con il duplice obiettivo di ricordare chi oggi non c’è più – lasciando un segnale tangibile per le generazioni future in modo da non dimenticare quanto accaduto – e di creare dei luoghi simbolo dove le famiglie potranno ricordare i loro cari scomparsi per il coronavirus.

Nell’ambito del progetto rientra anche la pubblicazione del libro “Storie da ricordare”, i cui proventi stanno consentendo di acquistare le piante da utilizzare nei vari “Giardini della Memoria”. Il volume racconta di imprenditori, associazioni e persone che hanno deciso di mettersi a disposizione per contrastare il Covid e dare una mano all’ambiente, oggi fortemente a rischio.

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