mercoledì,Aprile 24 2024

Vibonese multata per il dopo partita a Rieti, la versione di Ciotti e la rabbia della società

Il difensore rossoblù fornisce la sua ricostruzione dei fatti su quanto accaduto negli spogliatoi del “Centro d’Italia”. Versione avvalorata dal dg Beccaria che commenta: «Decisione ingiusta»

Vibonese multata per il dopo partita a Rieti, la versione di Ciotti e la rabbia della società

Vibonese calcio sanzionata dal Giudice sportivo con una multa da 500 euro e una giornata di squalifica per Pietro Ciotti in relazione ai fatti avvenuti negli spogliatoi dello stadio di Rieti nel post-partita del turno del 16 ottobre. Ferma la replica del club rossoblù che, a poche ore dalla gara in terra laziale (vinta per 1-0 grazie il gol di Taurino), respinge ogni addebbito circa la rottura di una finestra. La società parte dalla ricostruzione passo dopo passo dell’accaduto fornita dal difensore rossoblù: «Ricordo che eravamo negli spogliatoi nel dopo partita – afferma Ciotti -, ovviamente eravamo contenti per il risultato ma praticamente non ci è stato permesso di gioire per nulla perché appena siamo entrati in stanza siamo stati sommersi da colpi e pugni continui alle finestre, che davano evidentemente su un’area a cui tutti avevano accesso. Abbiamo provato a chiedere gentilmente di smetterla – sottolinea Ciotti – ma al nostro disappunto, anziché cessare, i colpi ai vetri sono diventati più frequenti e forti, tant’è che una finestra si è aperta. Ci siamo spaventati – rimarca – anche perché tutti i vetri erano già scheggiati o, in alcuni casi, già rotti. Abbiamo avuto paura per la nostra incolumità soprattutto perché a quelle finestre non vi erano grate di sicurezza. A quel punto mi sono alzato per chiuderle, ed un infisso si è carrellato, ma – ribadisce Ciotti – non ho rotto nulla. Sono davvero amareggiato per la squalifica e la multa comminata nei miei confronti ma questa è la vera ricostruzione di quanto accaduto». Ricostruzione dei fatti confermata dal direttore generale rossoblù, Danilo Beccaria, presente al momento dell’accaduto: «E’ ingiusto – commenta il dirigente -. Subiamo una penalizzazione e un danno di immagine senza colpe. Non faremo ricorso ma è giusto che tutti sappiano realmente cosa sia successo nella pancia del “Centro d’Italia”. La Vibonese è una società corretta. Come lo è il Rieti che, ovviamente – sottolinea il dirigente -, non c’entra nulla. Non sarà infatti questo episodio a incrinare i rapporti fra le due società. Ma non possiamo non protestare per una decisione ingiusta che ci penalizza fortemente come società, squadra e giocatore singolo. La Vibonese – rimarca Beccaria – respinge ogni atto violento e se avessimo avuto anche solo il minimo dubbio sulla lealtà e buona fede del nostro tesserato lo avremmo ammonito in maniera decisa. Ma è andata come ha raccontato lui. Io c’ero – spiega -, ero presente ed ho visto tutto». E infine la chiosa del direttore generale con una domanda: «Com’è possibile che lo spogliatoio riservato alla squadra ospite possa essere raggiunto da chiunque senza sicurezza? Com’è possibile che le finestre siano sprovviste di grate di sicurezza?». 

LEGGI ANCHELa Vibonese brinda al successo nel segno di Leonardo Taurino – Video

 

top