venerdì,Marzo 29 2024

I tifosi della Vibonese: «Un anno da dimenticare, ora serve la grinta»

I supporters della formazione rossoblù: «La Vibonese Calcio è linfa vitale della città. Alla politica e alla società chiediamo attenzione»

I tifosi della Vibonese: «Un anno da dimenticare, ora serve la grinta»

Riportiamo una lettera inviata alla nostra redazione dai tifosi della Vibonese calcio. Un messaggio che ripercorre l’intero 2021, dai risultati calcistici alle criticità causate dalla pandemia.

«Tra qualche giorno si chiuderà l’anno solare della Vibonese, uno dei più tristi per i risultati ottenuti sul campo, al pari – forse – dell’anno in cui dalla Serie D siamo retrocessi in Eccellenza Regionale. Per noi tifosi e simpatizzanti è una liberazione la fine di questo 2021: ai problemi pandemici, sanitari, economici, sociali, si aggiungono quelli dei risultati calcistici. All’inizio del 2020 il Covid-19, qualche scelta di mercato infelice e aspettative sportive mancate, ci hanno fatto soffrire fino alla fine del campionato. Eppure il nostro bravo mister Galfano era partito davvero bene ma la catastrofe del Covid ha decimato la truppa e ingolfato un motore fragile. Le sofferenze si sono acuite con l’arrivo di Mr. Roselli, persona perbene, che è riuscito tuttavia a vincere una guerra di trincea e salvare la categoria.
La nuova stagione 2021-22 è ripartita con tantissimi volti nuovi, con le premesse che accomunano molte piccole società di calcio professionistico: le ali dall’entusiasmo e la scommessa sulla buona riuscita dei giovani. Sappiamo com’è andata fin qui, ogni sconfitta è stata una mortificazione. Eppure l’aspetto che rende ancora più triste le sconfitte accumulate nel 2021 è lo scollamento della squadra con la città legata principalmente alle prestazioni. La Vibonese Calcio era ed è parte vitale e fondamentale della città al pari della chiesa di San Leoluca, il Castello Normanno, Santa Ruba, Piazza Municipio, Corso Vittorio Emanuele III, il Mercato del Sabato, gli storici Palazzi del centro storico, la Prefettura, la Questura, la Camera di Commercio, ma soprattutto i quartieri Terravecchia, S. Aloe, Carmine, S. Antonio, Cancello Rosso e Affaccio, zoccolo duro del tifo e della passione rossoblù.
La Vibonese Calcio è la cosa più viva nel cuore e nella mente di chi è emigrato perché questa terra non gli ha più garantito il pane. Per chi vive fuori regione o, all’estero, c’è: la mamma, il cugino, l’Affrontata e la Vibonese. Per chi ha nel sangue la Vibonese ci sono i ricordi dei successi di De Pietri, di Iacoboni, del Principe Consoli e di quelle annate strepitose ma, per chi è più giovane ci sono: il capitano Cordiano, Taua, Doukara, Sowe Sr. e non potremmo mai dimenticare i gol fantastici di Diego Allegretti, vibonese come noi, ultimo eroe ad esaltarci.
La Vibonese è il panorama sul tramonto di Vulcano, è una bandiera rosso blu che sventola per le vie della città che il 2021 ha fatto di tutto per annientare, per ridurla a qualcosa che conta poco per la città e la provincia. Ai politici e alla proprietà chiediamo rispettivamente attenzione e riscossa. La Vibonese Calcio è rara linfa vitale della città, non può andare a morire come tanti anni fa è, purtroppo, accaduto per il teatro di Corso Umberto I; lo chiedono con forza i tifosi che si collegano dal Canada, dagli Stati Uniti, dal Brasile, dall’Argentina, Dall’Australia, dalla Germania, Belgio, Francia, Danimarca, Olanda, Russia e Svizzera per seguire le partite.
Il 2021 calcistico è finito e speriamo con esso tutte le congetture astrali contrarie che tanto ci hanno fatto soffrire. Gli auspici calcistici per il 2022 sono tanti: se il 2021 ci ha portato in una guerra di trincea, il 2022 sarà una difficilissima guerra di logoramento e l’allenatore il nostro condottiero. La politica cittadina, con in testa il nostro sindaco, non faccia un imperdonabile passo indietro, dia testimonianza di partecipazione e interesse in sostituzione dei troppi tifosi delusi».

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