martedì,Aprile 23 2024

Tonno Callipo, Ferraro: «I giocatori non sono dei fessi» – VIDEO

Il supervisore generale della formazione giallorossa torna sulle polemiche che hanno accompagnato la mancata promozione della squadra in A1, facendo riferimento al premio promozione che gli atleti hanno visto sfumare a causa della sconfitta contro Sora.

Tonno Callipo, Ferraro: «I giocatori non sono dei fessi» – VIDEO

«Resta il rammarico della sconfitta patita in Gara 5 ma, tutto sommato, è stata una stagione esaltante, ricca di soddisfazioni: dal cammino nella stagione regolare alla Coppa Italia vinta». Il supervisore generale della Tonno Callipo Calabria, Michele Ferraro, traccia un quadro al positivo della stagione che ha visto la squadra di cui è dirigente da diversi lustri distinguersi nell’ultimo campionato di A2, sfiorando la promozione in Superlega e lasciandosi dietro, inevitabilmente, una ridda di polemiche. C’è stato, infatti, chi ha intravisto nel crollo della formazione giallorossa, avvenuto dopo le prime due gare vinte nella finale play off, una sorta di disarmo studiato. Una strategia messa in atto per evitare l’impegno richiesto dalla massima serie.

Per Ferraro, inutile dirlo, la verità sta altrove. «Abbiamo forse creduto, nella terza partita, di avere già la promozione in tasca, pagando poi un prezzo molto alto contro un’avversaria che, sapevamo, non sarebbe rimasta a guardare». Del resto, l’obiettivo della stagione era «fare una squadra per divertirci: ingaggiando un bravo allenatore che però non era mai stato (da primo coach) in una società con tante pressioni; inserendo in prima squadra atleti giovani provenienti dalla serie C. Poi le cose sono andate diversamente e siamo arrivati meritatamente fino in fondo, chiudendo una stagione da ricordare a lungo».

Tonno Callipo, torna l’ipotesi in rosa – VIDEO

E alle voci, insistenti, di una sconfitta voluta contro Sora in Gara 5, Ferraro risponde introducendo un ulteriore elemento: «Bisogna ricordare che i giocatori sono prima di tutto dei lavoratori a contratto. E nel contratto vi era una clausola che prevedeva il premio promozione, oltre che un premio di squadra in caso di vittoria finale. Sarebbero stati dei fessi a perdere di proposito. Poi c’è da valutare la provenienza delle polemiche. A metterle in piedi persone, che consideriamo addirittura amiche, cha appartengono alla categoria dei cosiddetti intellettuali vibonesi, avvezzi a descrivere la città sempre in un quadro a tinte fosche. Sappiamo di avere tanti problemi (sanità, infrastrutture, illegalità, ecc.) ma sappiamo pure che la Tonno Callipo è una realtà che da quasi 25 anni porta il nome di Vibo in Italia con onore. Tuttavia non se ne ricordano, né si sono accorti di una vittoria in Coppa Italia, né, probabilmente, sono mai venuti a vedere una nostra partita. Le considero quindi polemiche strumentali che non hanno comunque scalfito le tremila persone venute al palazzetto per la finale. Un dato che a Vibo è difficilmente replicabile per un evento al chiuso».

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