Simone Lo Schiavo saluta la Vibonese: il suo “grazie” a società e tifosi
Già direttore sportivo del club rossoblù, dal primo luglio guiderà l’area scouting della Roma. Il commiato social: «Non dimenticherò mai questi anni»

Tre stagioni. Più di 100 partite. Tutte vissute dal campo. Dal Portici alla Paganese. Nel mezzo tre stagioni rivissute in flashback. Tra gioie e dolori. La mancata riammissione in Serie C, l’avvio di campionato in ritardo e in salita. L’addio di Campilongo. L’arrivo di Orlandi. La risalita trasformatasi in straordinaria cavalcata, culminata con la storica promozione in terza serie in quel di Reggio Calabria. Le due successive salvezze consecutive. E poi le tante scommesse, i talenti scoperti, quelli riabilitati, le plusvalenze, la ristrutturazione del settore giovanile in cui fondamentale è stato il suo supporto.
Simone Lo Schiavo saluta Vibo Valentia e vola in Serie A. Lo fa con in tasca un contratto prestigioso con la Roma e un bagaglio di esperienza che gli ha permesso di farsi conoscere nel panorama calcistico nazionale. Dal 1 luglio guiderà lo scouting giallorosso. Ma un pezzo di cuore resterà a Vibo Valentia, legato a quei colori tatuati sul corpo fin da bambino. Da piccolo tifoso a direttore sportivo della sua squadra del cuore. Un sogno realizzato che non dimenticherà mai. [Continua]

«Impossibile farlo – racconta sul suo profilo Instagram – la Vibonese mi ha dato un’opportunità straordinaria supportandomi dal primo giorno. Per me è stato come vivere un sogno ad occhi aperti – continua – non finirò mai di ringraziare la società. Dal presidente PippoCaffo, persona dall’umiltà e disponibilità unica e lungimirante patron, ai magazzinieri Romano e Domenico. Grazie al segretario generale SaverioMancini, perno del club, che ha saputo insegnarmi regole valide per il campo e fuori dal campo. Grazie ai segretari RobertaMancini e AlfonsoDeRito, al massaggiatore CarloSposato, al massofisioterapista BrunoTamburro e a tutto lo staff medico, al team manager RobertoRusso, al responsabile della sicurezza GregorioGalati, al direttore commerciale DanieleCipollina, al preparatore dei portieri SalvatorePeriti, al responsabile del settore giovanile CarloLico e al suo predecessore RinoPutrino. Grazie a misterModica e a tutti i tecnici ed i loro collaboratori che si sono succeduti in questi anni. Grazie ai calciatori che mi hanno accompagnato in questo triennio ricco di soddisfazioni. Grazie ad AlessioBompasso, SerenaFiamingo e a tutto lo staff dell’ufficio stampa, a DomenicoRoma, FrancescoRamondino, LuigiIacomino e MarcoPomarico e a tutta l’area scouting rossoblu ma soprattutto grazie a DaniloBeccaria. Un amico, un addetto ai lavori competente, il “folle” che per primo ha creduto in me dandomi fiducia, stimolandomi a fare sempre di più. Spero che a Vibo ci sia sempre qualcuno con la sua passione. Grazie alla splendida tifoseria rossoblu. Agli organi di stampa. Tutti. Grazie a quelli che mi hanno sostenuto e a quelli che mi hanno contestato. È lo sport. È il calcio. Fatto di ruoli ed obiettivi. Io ho provato a fare del mio meglio per far crescere la società e tutto il movimento attorno alla Vibonese. La mia seconda famiglia. Non dimenticherò mai questi anni. Saluto la mia Vibo con un arrivederci e non con un addio. La vita professionale – conclude – è fatta di capitoli. Oggi per me se ne chiude uno importante. Ma mi accompagnerà per sempre. Ancora grazie».