giovedì,Aprile 18 2024

A Vibo Valentia squadre nelle massime serie ma con strutture da retrocessione

Presenti due realtà sportive importanti con strutture che però cadono a pezzi. Se non fosse per l’impegno delle società lo sport in città morirebbe

A Vibo Valentia squadre nelle massime serie ma con strutture da retrocessione

Una squadra in Serie C, un’altra in Serie A. La prima fa parte del mondo del calcio. L’altra della pallavolo. La Vibonese da una parte. La Tonno Callipo dall’altra. Tutto a Vibo Valentia. L’ultima provincia di Italia può vantare un primato che pochissime altre città, nel resto del Paese, possono vantare nel panorama sportivo nazionale.

Vibo terra di sport? Macchè. Se non fosse per la passione di pochi imprenditori che ancora non hanno perso voglia e volontà di investire in un’azienda che non ti darà mai dei profitti a Vibo lo sport sarebbe morto e sepolto. Quando in una città mancano le strutture ed il Comune non può alzare un dito perché in dissesto e con le casse praticamente vuote, difficilmente lo sport prospera. La sintesi perfetta è nel manto erboso del “Luigi Razza”. Casa della Vibonese, da qualche giorno riammessa in terza serie nazionale. Ieri un tappeto verde. Oggi un vero e proprio campo di patate che obbliga i rossoblù a girovagare in lungo e largo per sostenere le sedute di allenamento.

Vietato annaffiare. A pesare come un macigno l’ordinanza che ha vietato l’irrigazione per un lungo periodo a causa della siccità. Toccherà nuovamente alla società rossoblu, che solo lo scorso anno ha speso circa 150 mila euro per la manutenzione dello stadio, rimediare ai danni senza sconti o scomputi.

Paga tutto il patron della Volley. Scomputo (somma da sottrarre al pagamento dell’affitto annuale) che invece ha ottenuto Pippo Callipo, patron della squadra di volley, facendosi carico dei lavori di ampliamento del PalaValentia, il palazzetto dello sport di viale della Pace, da anni quartier generale del club giallorosso.

Trasloco sventato. Lavori necessari per raggiungere la capienza minima richiesta dalle nuove normative dalla Fipav. I posti a sedere diventeranno 2400 e la squadra giallorossa potrà quindi tranquillamente restare all’interno della “bomboniera” del complesso Parisi, evitando clamorosi traslochi.

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