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“Strada del mare”, Toninelli: «Non spettava a noi ma l’abbiamo riaperta». Mirabello: «Dica chi ha messo i soldi»

Infuria la polemica politica alla vigilia della visita del ministro delle Infrastrutture che segnerà la riapertura della Sp 23 nel tratto Joppolo-Coccorino, chiuso da oltre un anno e mezzo per caduta massi

“Strada del mare”, Toninelli: «Non spettava a noi ma l’abbiamo riaperta». Mirabello: «Dica chi ha messo i soldi»

Non si placa la polemica politica attorno ai lavori che hanno portato alla riapertura della Sp n. 23 Joppolo-Coccorino, cosiddetta “Strada del mare”, prevista per domani, lunedì 29 luglio, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Polemiche che, dopo oltre un anno e mezzo dal crollo di alcuni massi che ne determinarono la chiusura in via precauzionale, riguardano, come nella migliore tradizione, l’attribuzione dei meriti circa lo sblocco della circolazione lungo l’importante arteria. A dare fuoco alle polveri è lo stesso ministro delle Infrastrutture del Movimento cinque stelle che in un post su Facebook annuncia con toni trionfanti il raggiungimento del risultato. «Era chiusa dal 7 novembre del 2017 a causa della caduta di un masso che aveva occupato la carreggiata – afferma Toninelli -. Ed era un vero peccato, malgrado non dipendesse da noi, perché la Strada provinciale n. 23 tra Joppolo e Coccorino è molto importante per l’economia e soprattutto per il turismo del bellissimo versante tirrenico della Calabria. La cosiddetta “Strada del mare” è infatti l’unica via costiera di collegamento fra la provincia di Vibo Valentia e quella di Reggio Calabria». Domani pomeriggio, spiega il titolare del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, «sarò lì per la riapertura: la Sp 23 torna a essere percorribile solo grazie al nostro risoluto intervento e all’impegno di Anas che ha preso in carico una strada che non ricade sotto la sua gestione, ha asfaltato molto più dei 900 metri inizialmente previsti nella convenzione firmata con Regione ed enti locali, ha consolidato i versanti rocciosi e ha addirittura lavorato per arrivare da subito alla messa in esercizio di entrambe le corsie. Inerzia e rimpallo di responsabilità tra le istituzioni territoriali – incalza il ministro – avevano finito per esasperare gli abitanti della zona, persino “Striscia la notizia” si era occupata del solito scandalo all’italiana. Ho deciso allora, malgrado i tantissimi dossier già presenti sul mio tavolo, che bisognava intervenire con prontezza e pragmatismo per aiutare chi si sposta in quell’area. Non toccava a noi, ma grazie al nostro lavoro e a uno stanziamento di 3 milioni, siamo riusciti a sbloccare la situazione, fino all’esito positivo atteso per domani».

Lettura dei fatti che non ha convinto il consigliere regionale del Partito democratico Michele Mirabello il quale non ha perso l’occasione per puntualizzare. «Il ministro Toninelli scrive su Facebook della riapertura della strada del mare, esultando, come noi del resto, per il completamento dell’opera – afferma Mirabello -.  C’è però un bellissimo passaggio nel suo post in cui dice: “Non toccava a noi, ma grazie al nostro lavoro e ad uno stanziamento di 3 milioni la strada domani verrà riaperta”. Ma il ministro Toninelli, perchè non lo scrive chi ha stanziato i 3 milioni? (che poi sono 5?)», sottolinea il consigliere regionale, che poi aggiunge: «va senz’altro ringraziato il ministero che ha garantito la realizzazione dell’opera grazie ad Anas, ma il cash, i 5 milioni necessari li ha sbloccati, recuperando un finanziamento in perenzione, e messi a disposizione il presidente Mario Oliverio e dunque la Regione Calabria, che peraltro ha seguito passo dopo passo l’iter per la stipula della convenzione, anche grazie all’infaticabile lavoro dell’assessore al ramo Roberto Musmanno». Quindi Mirabello aggiunge: «la Regione Calabria, il presidente Oliverio, l’assessore Musmanno ed il sottoscritto, sulla Coccorino-Joppolo sono andati a metterci la faccia, ed i soldi, quando tutti i politici del luogo giravano al largo. Oggi non si chiedono ovviamente medaglie, ma resta inaccettabile che si parli con mezze verità, autocelebrandosi e facendo finta di dimenticare chi ha reso materialmente possibile realizzare l’opera» rimarca l’esponente del Pd in conclusione. Quindi l’annuncio: «Ora la seconda fase, che riguarda l’Apq per la “Strada del mare”. Entro la fine dell’estate il completamento della rimodulazione e la cantierizzazione dei due lotti di Pizzo e di Ricadi, con il potenziamento e l’ammodernamento della Sp 23 Tropea-Ricadi».

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